Comunicato stampa
Eboli, 7 maggio 2011
«Non mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di usare i Fondi Europei vuol dire non solo negare ai cittadini il diritto di vivere in un contesto migliore, ma screditare anche le istituzioni comunitarie». Lo dichiara l’eurodeputato Pd Pino Arlacchi al termine di una visita nel Comune di Eboli.
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Un personaggio inattendibile che il giudice Falcone avrebbe smascherato in poche ore.
Alla base di tutto una “favola” senza riscontri e logica dei rapporti tra politica e Cosa nostra.
l'Unità, 23 apr. 2011
L'analisi di Pino Arlacchi
La Ciancimino-story si è conclusa come da copione, ma non perdiamo di vista le sue conseguenze. Che Massimo Ciancimino fosse un teste inattendibile era evidentissimo, e un magistrato come Falcone lo avrebbe smascherato in poche ore. Alcuni suoi successori ci hanno messo tre anni. Pazienza. Ma che senso ha insistere ancora sulla favola mediatico-giudiziaria della trattativa stato-mafia degli anni delle stragi di Capaci, via d’Amelio ed altre?
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Un personaggio inattendibile che il giudice Falcone avrebbe smascherato in poche ore.
Alla base di tutto una “favola” senza riscontri e logica dei rapporti tra politica e Cosa nostra.
l'Unità, 23 apr. 2011
L'analisi di Pino Arlacchi
La Ciancimino-story si è conclusa come da copione, ma non perdiamo di vista le sue conseguenze. Che Massimo Ciancimino fosse un teste inattendibile era evidentissimo, e un magistrato come Falcone lo avrebbe smascherato in poche ore. Alcuni suoi successori ci hanno messo tre anni. Pazienza. Ma che senso ha insistere ancora sulla favola mediatico-giudiziaria della trattativa stato-mafia degli anni delle stragi di Capaci, via d’Amelio ed altre?
Giornali e televisioni hanno creato il mito di una serie di incontri, negoziati e “papelli” vari intercorsi tra capimafia e forze dell’ordine, aventi lo scopo di trattare una via di uscita per Cosa Nostra dalla sconfitta del maxiprocesso del 1986-87.
Perché mito di una trattativa in realtà mai esistita? Perché chi lo ha alimentato parla di fatti che galleggiano nell’aria, privi di contesto e zeppi di omissioni. Il contesto è l’Italia di quegli anni, e le omissioni riguardano i titolari delle presunte trattative. Cominciamo da questi.
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Interrogazione dell'europarlamentare Arlacchi
La Città di Salerno, 20 aprile 2011
Agropoli. Quasi 100 milioni di euro in stand-by al Parco progetti regionale per la riqualificazione e ottimizzazione dei servizi di Agropoli. Fondi che la Regione avrebbe dovuto stanziare per la realizzazione di numerosi progetti strategici, elaborati dal Comune, e valutati ammissibili a finanziamento di cui, fino ad oggi, non si hanno notizie. Come ha sottolineato il sindaco Franco Alfieri, «si tratta di progetti tutti cantierabili». Tra i progetti "bloccati", ci sono la difesa del litorale "Lido Azzurro" e la realizzazione di un bacino protetto per gli ormeggi (9,6 milioni); sistemazione rete idrica (15 milioni); restauro e risanamento conservativo del castello medievale (4,9); impianto natatorio (3,5). Altro caso eclatante, è quello del Til Magna Graecia, comprendente un progetto di riqualificazione del castello, che ha visto Agropoli piazzarsi al primo posto nella graduatoria di finanziamento per circa 10 milioni.
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Il vice capo della forza peacekeeping Leroy sta valutando l'invio delle truppe delle Nazioni Unite. Anche per la Nato la soluzione militare non è risolutiva. Obama teme il pantano.
l'Unità, 17 apr. 2011
L'analisi di Pino Arlacchi
Vale la pena di ritornare sulla proposta di una missione ONU per la Libia. Ma è bene ricordare che i caschi blu non sono la soluzione dei problemi di quel Paese. Sono solo l’alternativa alla guerra civile e alla inevitabile degenerazione di un intervento militare straniero troppo protratto temporalmente. Prima che il Vicesegretario per il peacekeeping dichiarasse che le Nazioni Unite sono pronte ad intervenire per fornire l’infrastruttura di un esito negoziato della crisi libica, si sono verificati altri fatti rilevanti: l’ affermazione del segretario generale della NATO che non esiste soluzione militare allo scontro tra ribelli e Gheddafi, il tentativo di mediazione dell’ Unione africana, e l’ ammissione da parte di Obama di una situazione di stallo in Libia destinata a prolungarsi per un tempo indefinito.
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Infoagropoli, 18 apr.2011
«Il piano di valorizzazione e di sviluppo del Comune di Agropoli avviato dal Sindaco Franco Alfieri e dalla sua Giunta è uno straordinario esempio di buon governo per il Sud». Lo dichiara in una nota l'eurodeputato Pd Pino Arlacchi, al termine di una visita in città. «Grazie a un bilancio attivo capace di razionalizzare i servizi e di ridurre le tasse ai propri cittadini, e a iniziative innovative e sperimentali, l'amministrazione comunale cerca di interpretare le esigenze sociali e culturali delle famiglie e di migliorare la competitività del territorio. È però curioso constatare - prosegue Arlacchi - che alcuni progetti e piani di intervento presentati dalla Giunta comunale alla Regione Campania su fondi europei, con l'obiettivo di rafforzare il ruolo strategico di Agropoli, non abbiano ricevuto alcuna attenzione».
«Questo raro modello di amministrazione responsabile dev'essere non solo imitata, ma incoraggiata. Ed è per questo che mi impegnerò con un'interrogazione urgente alla Commissione Europea per conoscere le ragioni delle mancate risposte del Governo regionale nei confronti delle progettualità avanzate dal primo cittadino di Agropoli», conclude l'eurodeputato.
l'Unità, 4 apr. 2011
L'Editoriale di Pino Arlacchi
È giunto il momento di fare il punto sulla situazione in Libia, e riflettere sulla possibilità di cambiare il tipo di intervento che stiamo conducendo. La proposta che avanziamo è quella di continuare la presenza internazionale nella crisi, ma con strumenti diversi da quelli usati fino adesso: l’attuale coalizione dovrebbe essere sostituita da una vera e propria missione di pace ONU, autorizzata da una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza.
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l'Unità, 12 apr. 2011
L'Editoriale di Pino Arlacchi
Il rifiuto della Commissione europea di convalidare la pretesa dell’Italia che i suoi permessi provvisori di immigrazione valgano sull’intero territorio dell’Unione è una prova ulteriore di quanto si sia ridotta la nostra influenza. Siamo ormai un paese retrocesso in serie B o C. Questo sicuramente anche a causa della scarsa credibilità di cui gode il nostro presidente del Consiglio.
Show come quello di ieri davanti al tribunale di Milano sarebbero sufficienti a determinare la fine di qualunque leader europeo.
Ma il rifiuto della Commissione è anche un riflesso della disastrosa politica migratoria condotta dal governo italiano negli ultimi tre mesi.
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Radio Srbija, 27 mar. 2011
Il deputato del gruppo di socialisti e democratici nel Parlamento europeo, Pino Arlacchi, ha valutato che il Kosovo è il più grande errore della comunità internazionale negli ultimi 12 anni, e che la missione dell’Unione europea in Kosovo e Metochia è un fallimento. La comunità internazionale sta evitando di affrontare il problema, non vuole ammettere che il Kosovo era un errore, ha evidenziato Arlacchi per l’agenzia Tanjug.
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La voce della Russia, 28 mar. 2011
Libia, Pino Arlacchi: "Premere per una soluzione negoziata...è fondamentale che si smettano le ostilità armate..."
"Ultimo passo verso una guerra a tutto campo", il servizio di Elena Kovalenko
Lunedì il controllo delle operazioni in Libia è passato alla NATO. Come sarà il seguente passo della coalizione e di Gheddafi - un negoziato o una guerra a tutto campo? Le azioni dell’alleanza generano seri interrogativi, compreso in Russia. L’intervento della coalizione di paesi occidentali nella guerra civile all’interno della Libia è in contrasto con la risoluzione dell’ONU,- ha dichiarato oggi il titolare del Ministero degli esteri della Federazione Russa Serghej Lavrov. Con l’obiettivo di questo documento si pongono in contrasto le notizie sulle vittime tra la popolazione civile della Libia in seguito ai bombardamenti della coalizione. Il Ministro russo ha sostenuto anche l’idea di inviare in Libia una missione di mediazione di cui facciano parte i presidenti di cinque paesi dell’Africa. Della necessità di risolvere pacificamente la situazione in Libia è convinto anche il deputato del Parlamento Europeo Pino Arlacchi. “Bisogna evitare che diventi una vera e propria Guerra. Per adesso a ancora un qualcosa a metà – un intervento di pace. Bisogna evitare che diventi la guerra!
Ascolta il servizio di Elena Kovalenko
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