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Rassegna Stampa


Usa, l'illusione di essere primi

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l'Unità, 1 dic. 2010

L'Analisi di Pino Arlacchi

L’impatto politico di Wikileaks c’è, ma non sta nel gossip diplomatico sulle magagne e sui tic dei potenti. I rapporti tra gli Stati Uniti e l’ONU, per esempio, saranno influenzati negativamente dalla conferma dello spionaggio sistematico effettuato per ordine della signora Clinton contro i dirigenti dell’organizzazione. Spionaggio anomalo, perché fatto non solo dai professionisti ma anche dai diplomatici USA accreditati presso il Palazzo di Vetro, e richiesti di rilevare dati biometrici, numeri di carte di credito e di conti bancari, e quant’altro possa essere utile per ricattare, imbarazzare, minacciare chiunque voglia deviare dalle linee tracciate dal Grande Fratello.

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Wikileaks: Pino Arlacchi a SkyTg24 Pomeriggio 29/11/2010

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Pino Arlacchi tra gli ospiti di Paola Saluzzi per l'approfondimento sul caso Wikileaks

 

Lubiana, Arlacchi spiega in anteprima la strategia Ue per l'Afghanistan

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Il Piccolo, 26 nov. 2010

di Pier Paolo Garofalo

Trieste «Con il mio collega sloveno Vajgl abbiamo lavorato in sintonia alla stesura del Rapporto; è stato per me naturale accogliere l’invito a presentare per la prima volta
a Lubiana il documentodel Parlamento europeo sulla nuova strategia dell’Ue per l’Afghanistan». Pino Arlacchi, europarlamentare passato di recente dall’Italia dei Valori al Partito  democratico, spiega con naturalezza la decisione dell’importante anteprima, organizzata a Lubiana dal vicepresidente del partito sloveno ”Zares”, Franco Juri.

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L’exit strategy in Afghanistan

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L’analisi di Pino Arlacchi all’indomani del vertice NATO di Lisbona

Intervista di Daniela Scarcella

 

Nessun ritiro. A Lisbona l'Alleanza fa marcia indietro

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L'Unità, 21 nov. 2010

Mondo. L'analisi di Pino Arlacchi

I tamburi dell’orchestra mediatica globale sono già partiti con i titoloni sul ritiro NATO  dall’ Afghanistan nel 2014 deciso nel summit di Lisbona. Peccato che pochissimi si daranno la pena di leggere i due documenti finali, reperibili sul sito ufficiale dell’Alleanza. In essi, ahimè, non c’è traccia di ritiro delle truppe ISAF entro il 2014. C’è solo un rigo che recita così: «Noi, le nazioni che contribuiscono all’ISAF, riaffermiamo il nostro sostegno all’obiettivo del Presidente Karzai di fare in modo che le forze della sicurezza nazionale afghane guidino e conducano operazioni di sicurezza in tutte le province per la fine del 2014».
Tutto qui. Niente di più, niente di meno che un auspicio a che Karzai ce la faccia a governare davvero il paese per il 2014.

 

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Eppure la tolleranza religiosa è nata proprio in Medioriente

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INTEGRALISMI

L'Unità, 19. nov. 2010

di Pino Arlacchi

In un recente fondo sul Corriere della sera ("Cristiani invisibili") l'illustre prof. Angelo Panebianco vede nel brutale attacco di Al Qaeda alla chiesa di Baghdad della settimana scorsa l’espressione di una vasta persecuzione anticristiana che starebbe attraversando l’intero mondo islamico, e che procederebbe indisturbata grazie alla vigliaccheria occidentale.
Generalizzazioni come queste sono errate nel merito, e sono la faccia speculare del fondamentalismo islamico. Sono gli estremisti che leggono gli episodi di discriminazione verso i musulmani che avvengono di recente in Occidente come un disegno persecutorio ben orchestrato, cui bisogna opporsi con ogni mezzo, terrorismo incluso.

 

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Interrogations européennes en Afghanistan

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Reconstruction, mercredi10 novembre 2010
Richard Werly/envoyé spécial à Kaboul

L’adoption par les eurodéputés d’un rapport très critique sur l’actuelle stratégie de l’Union européenne (UE) intervient alors que celle-ci mise beaucoup sur la formation de la police afghane

«Nécessité d’une stratégie de sortie», «besoin de repenser radicalement la mission», «abus massifs dans la distribution de l’aide communautaire»… Le sévère rapport tout juste adopté de l’eurodéputé Italien Pino Arlacchi sur la présence de l’UE en Afghanistan bouscule l’optimisme des diplomates, policiers et militaires européens engagés dans le pays.

 

No-nonsense MEP

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11 November 2010

Italian MEP pulls no punches in Afghanistan report.

Pino Arlacchi is a liberal Italian MEP who arrived at the European Parliament last year with an extraordinary record of achievements.

He is a sociologist specialising in the study of organised crime who in the 1980s began looking at the mafia in his native Calabria and has since studied their habits in Sicily and elsewhere (including a book on why the mafia is not in Sardinia).

But Arlacchi is no ivory-tower academic. He was an adviser to the Italian interior ministry and helped set up an anti-mafia agency. He survived an assassination attempt in 1993, and was under armed guard for 13 years. As under secretary-general of the United Nations in 1997-2002, he led its fight against terrorism, organised crime and drug trafficking, and was one of the driving forces behind the Palermo convention (officially, the UN Convention against Transnational Organized Crime).

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Schiave. Lo sfruttamento sessuale vale 32 miliardi di dollari l'anno. In Italia 30mila prostitute, l’80% straniere

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Il Sole 24 Ore.it

In Italia 30mila prostitute, l’80% straniere

di Anna Pozzi, 9 novembre 2010

«Quando la madam mi ha detto che dovevo rimborsare 50mila euro di debito non mi rendevo neppure conto di quanti soldi fossero. Tanti, certo. Ma non capivo esattamente cosa significasse quella cifra. Sono nata e cresciuta in un villaggio dell'Edo State, in Nigeria. Ho frequentato la scuola solo sino alla terza elementare. Poi, un parente ha convinto la mamma a farmi venire in Italia. Sino al mio arrivo qui, avevo maneggiato al massimo pochi naira per comprare il pane e l'olio di palma. Cinquantamila euro! Una follia, pensavo… E invece li ho dovuti rimborsare tutti. Dopo un po' mi sono resa conto di cosa significasse. E che rendevo molto bene alla madam. Ogni mese, infatti, raggranellavo almeno cinquemila euro».
Rachel è una ragazza nigeriana, una delle migliaia di ragazze giovanissime e spesso immigrate, che finiscono sulle strade italiane. Prostitute, ma sarebbe meglio dire prostituite: costrette a vendere il proprio corpo per pagare un debito assurdo o arricchire criminali senza scrupoli. Trafficate, vendute, sfruttate, sono le nuove schiave sessuali del XXI secolo.

 

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L'Europa Risponde - Agenzia Radiofonica Area

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Rapporto Afghanistan: intervista a Pino Arlacchi

 


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Benvenuti nel mio sito. Qui potete farvi un’idea di chi sono, e trovare notizie e documenti sulle mie opere e sui miei giorni.

Pino ArlacchiNon sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.

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