La Dia è forte e vitale anche a vent'anni di distanza dalla sua istituzione...Il suo progetto, dunque, non è affatto fallito ma anzi è più vivo che mai, anche se ha bisogno di essere rilanciato, con un impianto che le permetta di andare ulteriormente avanti"
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - "La Dia va rafforzata, per renderla sempre piu' idonea ad affrontare una sfida-chiave per il nostro Paese". E' quanto ha chiesto l'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti, intervenendo nella sala del Refettorio di palazzo San Macuto a Roma alla celebrazione del ventennale della Direzione investigativa antimafia, diretta da Arturo De Felice.
Fu proprio Scotti, da titolare del Viminale, ad accogliere venti anni fa la proposta del sociologo e criminologo Pino Arlacchi di istituire in Italia una direzione antimafia che richiamasse, ma al tempo stesso superasse, l'esperienza dell'Fbi. "Questo anniversario - ha affermato - non va celebrato guardandosi indietro ma collegandosi agli scenari che si pongono davanti".
Il Premier Victor Ponta si è valso dell'appoggio ''del deputato europeo Pino Arlacchi, che è stato in prima linea in Italia nella guerra alla corruzione''. ''Speriamo di imparare dalla sua esperienza in Italia e di poter applicare le migliori pratiche da lui sviluppate''.
Avevano accettato di investire nell’innovazione tecnologica realizzando progetti di importi tra 50 mila euro e un milione, ma con la garanzia che avrebbero incassato gli incentivi previsti da un bando regionale indetto nel 2008 dalla Regione per l’accesso alle agevolazioni per gli aiuti alle imprese e sviluppo insediamenti produttivi, pari a 80 milioni e finanziati in parte dalla Ue e in parte dal Por Campania 2007-2013. Qualcosa, però, non è andato come doveva, tanto che, a tre anni di distanza, invece dei contributi previsti, 159 imprenditori si sono visti recapitare una comunicazione con la quale la Regione annuncia l’avvio di procedimenti amministrativi per la revoca degli incentivi erogati con decreto dirigenziale numero 674 del 13 luglio 2009. Ma la sorpresa più grande è emersa quando il legale di Carlo D’Ambrosio, proprietario della Ecomac di Scafati (tra le ditte in graduatoria), dopo l’ennesima risposta evasiva degli uffici regionali sulle motivazioni della revoca dei finanziamenti, ha interpellato direttamente la Ue tramite l’europarlamentare Pino Arlacchi che ha successivamente presentato un’interrogazione.
Mafia: Dia, mercoledi' conferenza a palazzo San Macuto per ventennale
Roma, 14 dic. (Adnkronos) - Per ricordare i 20 anni della Dia, la Direzione investigativa Antimafia, mercoledi' alle 12, terra' a Roma una conferenza stampa, presso la sala Refettorio di palazzo San Macuto. Con il direttore della Dia Arturo De Felice, interverranno Pino Arlacchi e Vincenzo Scotti.
Il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi, la libertà di associazione, di espressione e di manifestazione, la liberazione dei prigionieri politici saharawi, l'accesso del territorio del Sahara occidentale a osservatori indipendenti, alle organizzazioni non governative e ai media.Sono alcuni punti dell'emendamento approvato a larga maggioranza dall'Assemblea di Strasburgo.
Come per molti altri Paesi ex comunisti, la più grande sfida per la Romania dalla caduta della Cortina di ferro in poi è stata quella di stabilire e rispettare i princìpi dello Stato di diritto. Benché la democrazia romena non abbia ancora raggiunto gli standard auspicati da molti romeni, bisogna riconoscere che nell’ultimo periodo si è verificato un salto di qualità estremamente positivo.
Questa primavera, la nuova coalizione social-democratica al governo è riuscita a sbarazzarsi di uno degli accordi finanziari più controversi di tutta l’Unione Europea. Mi riferisco allo schema di trading dell’energia denunciato dalla Commissione europea per diversi anni, senza che alcun precedente governo riuscisse a produrre fatti concreti al di là della solita retorica.
Come conseguenza del malgoverno e della corruzione associati a questo schema di trading intermediato, la Romania ha accumulato una perdita di oltre un miliardo di euro. Una cifra considerevole, sottratta dalle tasche dei contribuenti. Uno dei primi successi ottenuti dal primo ministro Victor Ponta dopo la vittoria elettorale è consistito proprio nella eliminazione di questa frode.
Roma, 5 set. 2012 - (Adnkronos) - La trattativa tra Stato e mafia ''non e' mai esistita nei termini in cui viene definita, ovvero come una sorta di negoziato tra alte autorita' dello Stato e i capi della mafia siciliana. A meno che non venga elevato al rango di trattativa un determinato rapporto confidenziale che puo' essersi stabilito tra qualche esponente mafioso e politico''. Lo sottolinea Pino Arlacchi all'Adnkronos. Insomma, rileva l'europarlamentare, ''puo' essersi trattato di eventuali fatti minori che poi sono stati enormemente gonfiati fino a creare un caso mediatico e giudiziario''.
di David Carretta BRUXELLES. «Un grande progetto di esplosione turistica della città». Il sindaco Vincenzo De Luca ieri ha presentato al Parlamento europeo il «Waterfront di Salerno», l'iniziativa con cui intende rilanciare la «trasformazione urbana e la rinascita produttiva della città». C'è la necessità di «far conoscere» in Europa ciò che stiamo facendo, dice De Luca. Ma il viaggio a Bruxelles ha «un obiettivo preciso: intercettare risorse, per lo meno nella misura di settanta milioni di euro, per completare il nostro fronte-mare».
All'incontro organizzato dall'europarlamentare Pino Arlacchi, e a cui ha partecipato il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, l'interesse c'è. Davanti a deputati, funzionari della Commissione e lobbisti, De Luca ha mostrato ciò che dovrebbe essere realizzato nei due chilometri che andranno dalla futura piazza della Libertà a piazza della Concordia. I 70 milioni servono per le infrastrutture, come l'interramento del lungomare. Il sindaco parla di altri 250 milioni di investimento pubblico-privato, che dovrebbe creare 5.500 posti di lavoro per tre anni. Il Waterfront e l'economia del mare sono «un progetto vitale per Salerno. Altrimenti di cosa vive la città?» dice De Luca.
SALERNO — Servono 70 milioni di euro per riqualificare il fronte di mare. Il sindaco Vincenzo De Luca ha illustrato i suoi conti a Bruxelles, durante una serie di incontri favoriti dall'europarlamentare Pino Arlacchi. Nella prima giornata, martedì, ha incontrato alcuni dirigenti della Commissione europea, poi il presidente del Gruppo socialista europeo Hannes Swoboda e l'ambasciatore italiano Ferdinando Nelli Feroci. Il sindaco, tra l'altro, ha evidenziato la necessità di rafforzare il ruolo dei Comuni nei processi di programmazione e spesa delle risorse europee, mediante una delega diretta di gestione. Concetti ripresi nella seconda giornata, ieri, durante un convegno organizzato da Arlacchi, quando ha potuto dilungarsi sul fronte-mare, progetto complesso che gli sta molto a cuore.
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Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
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