Mostra Magna Grecia a "RegionEuropa"

La Mostra organizzata a Bruxelles nel servizio di Dario Carella in onda il 25 novembre 2012 su Raitre

 

Mafia: Arlacchi, non è più difesa da politici collusi

ANSA.it - San Demetrio Corone (Cs), 24 nov. 2012 - ''Cosa nostra, cosi' come le altre organizzazioni criminali, esiste ancora, ma non ha più la forza distruttrice di un tempo e non è difesa più come una volta né da politici collusi, né da affiliati che la esaltavano e giustificavano''. Lo ha detto l'europarlamentare Pino Arlacchi incontrando a San Demetrio Corone gli studenti del Liceo ginnasio. ''Le mafie oggi - ha aggiunto - hanno un grande avversario nel movimento antimafia''. Arlacchi ha poi fatto un riferimento specifico alla Calabria, sostenendo che ''il fatto che nella regione la violenza della 'ndrangheta sia meno invasiva di una volta, anche perché è sempre più difficile trovare la manovalanza giovanile, autorizza a pensare che lo Stato stia lavorando bene''.

   

Violenza a Laayoune (Sahara occidentale occupato): repressione dei dimostranti saharawi ed espulsione di osservatori spagnoli e norvegesi

9 novembre 2012

Nel 2010, migliaia di saharawi hanno deciso di rispondere alla forza di occupazione marocchina installando il campo Gdeim Izik alla periferia di Laayoune, al fine di chiedere un miglioramento delle loro condizioni di vita e un legittimo referendum sull'autodeterminazione. L'8 novembre 2010 l'esercito marocchino decideva di controattaccare smantellando il campo e perpetrando violenze. A due anni da codesti eventi, 22 prigionieri politici saharawi sono ancora nella prigione di Sale e il loro processo davanti a un tribunale militare è stato più volte rinviato.

L'inviato ONU, Christopher Ross, ha di recente visitato per la prima volta il Sahara occidentale (compresi i territori occupati, i campi profughi di Tindouf, e le aree liberate). L'1 novembre 2012 la polizia marocchina ha usato la violenza per reprimere le manifestazioni pacifiche a Laayoune, Smara e Dakla. Diversi manifestanti sono stati arrestati e decine feriti. Il noto difensore dei diritti umani, Aminatou Haidar, è stato picchiato e molestato.

Il 7 novembre 2012 le forze marocchine hanno espulso da Laayoune con la forza, 18 osservatori internazionali spagnoli e 4 norvegesi. Ai cittadini spagnoli è stato negato l'accesso all'assistenza consolare. Gli osservatori internazionali stavano cercando di valutare il deterioramento della situazione dei diritti umani.

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Marjuana a scopo ricreativo, l'analisi di Arlacchi a Radio 24

«Le misure di legalizzazione della marijuana approvate in alcuni degli Stati americani non sono la fine del mondo, ma un contraccolpo alla legislazione ultrasevera degli USA verso il consumo di ogni tipo di droga.  I referendum del Colorado e dello stato di Washington indicano semmai la tendenza ad imitare gli standard europei molto più tolleranti e razionali verso i consumatori di droghe leggere», lo  dichiara Pino Arlacchi, ex Direttore esecutivo del programma antidroga dell'ONU. 

Arlacchi è intervenuto nel corso del programma "24 Mattino" condotto da Alessandro Milan, 9 nov. 2012

 

Siria, il caso delle armi ai ribelli

l'Unità, 5 nov. 2012

L'intervento di Pino Arlacchi

(Questo articolo è stato ripreso integralmente dal servizio della BBC Monitoring European ed è disponibile a questo link nella versione inglese).

Quanto accade oggi in Siria sembra contraddire il detto che la storia non si ripete se non sotto forma di farsa. Un'originaria tragedia accaduta in Afghanistan trent’anni fa  si sta ripetendo sotto forma di una tragedia ancora più grande.

Sappiamo infatti da fonti ben informate che la maggior  parte delle armi inviate in Siria dagli Usa e dai loro alleati allo scopo di rovesciare il regime di Bashar Assad stanno finendo nelle mani di estremisti islamici del tutto simili ai mujaheddin afghani degli anni ’80.

Come andarono allora le cose?

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I "gangster delle vele" - Intervista a Pino Arlacchi

"Scampia è un'isola di emarginazione e disastro urbano, la repressione non basta: servono progetti di recupero"

Cronache di Napoli, 30 ott. 2012

Intervista di Ciro Giugliano

Onorevole Arlacchi, quanto la repressione nei confronti delle organizzazioni malavitose può avere efficacia senza una radicale permeazione del territorio da un punto di vista sociologico? E quanto la stessa conformazione geoarchitettonica (le Vele di Scampia e i rioni dormitorio di Secondigliano) dei quartieri in cui si combatte la nuova faida per il controllo della droga può influire su una 'deviazione' sociale che porta nei 'serbatoi' delle stesse cosche nuovi affiliati o fiancheggiatori?

«La repressione risolve nell’immediato, ma a lungo termine contano fattori diversi, quali per esempio la fine della segregazione abitativa, i programmi mirati di aumento dell’ occupazione e dell’ associazionismo giovanile. Ho già detto in varie sedi che nel caso di Secondigliano e di Scampia siamo in presenza di situazioni di gangsterismo urbano collegate alla camorra abbastanza atipiche. Scampia è un isola di emarginazione e disastro urbano che continua a produrre un numero sproporzionato di giovani disposti a mettere a rischio la vita propria e  quella altrui a prezzi molto bassi o in cambio di nulla più che di una integrazione fittizia dentro un gruppo. Il serbatoio di killer, reali e potenziali, si è grandemente ridotto negli ultimi trent’anni in tutto il Sud. Ciò ha fatto diminuire le perdite umane delle guerre criminali, ma ci sono eccezioni come Secondigliano e Scampia».

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Nucleare iraniano. Non c'è solo la via militare

l'Unità, 29 ott. 2012 di Pino Arlacchi

Questo articolo  è stato interamente ripreso dalla BBC Monitoring European il 30 ottobre scorso. Il testo  è disponibile nella versione inglese di questo sito.

La disinformazione sul programma nucleare iraniano ha raggiunto negli ultimi mesi il limite di guardia. Il partito della guerra contro l’Iran è più attivo che mai sia negli Usa che in Israele e in Europa. Poiché ogni guerra si basa su una menzogna più o meno grande, è importante che l’opinione pubblica conosca i tratti essenziali della bugia che sta venendo confezionata allo scopo di ripetere, dieci anni dopo, il disastro della guerra contro l’Irak.

Molti sono convinti che il governo iraniano abbia imboccato la strada della costruzione della bomba atomica e che l’unico modo per fermarlo sia quello di sanzionarlo a tutto spiano, isolarlo, minacciarlo di un attacco militare, colpirlo con le uccisioni mirate di scienziati e con la guerra informatica. Secondo questo modo di pensare, altri metodi sono destinati a fallire, perché gli ayatollah non hanno intenzione di trattare sul serio e vogliono solo guadagnare tempo per consentire ai loro tecnici di progredire verso la fabbricazione della bomba .

Da tre anni il governo americano, con l’ assenso totale della Ue, propaganda questa visione delle cose. Adottata senza fiatare dai media occidentali, essa tace sulla posizione iraniana e minimizza o nasconde le informazioni sulle proposte di soluzione alternative.

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L'impegno dell'Europa nella transizione in Afghanistan

Pino Arlacchi a "Spazio Europa", l'approfondimento di Tiziana Di Simone per  Rai Gr Parlamento, 26 ott. 2012

 

UE: Arlacchi nominato consigliere speciale Primo Ministro Romania

EUROPARLAMENTARE PD NOMINATO PER LOTTA MAFIA E CORRUZIONE
(ANSA) - Catanzaro, 16 ott. 2012 - L'europarlamentare Pd/S&D Pino Arlacchi, tra i massimi esperti di criminalità internazionale, è  stato nominato consigliere speciale del Primo ministro della Romania, Victor Ponta, per la lotta contro la mafia e la corruzione.
''Ringrazio il premier della Romania per questo riconoscimento'', dichiara Pino Arlacchi. ''Metto a disposizione del suo Paese l'esperienza di 35 anni di studio e di azione contro la criminalità e il malaffare politico. Una strategia più incisiva contro le mafie e la corruzione può essere un contributo potente al futuro democratico della Romania ed alla sua più profonda integrazione nell'Unione Europea. Preciso - prosegue Arlacchi - che anche questo incarico, come quelli analoghi che ho ricevuto in passato per la Cina, il Brasile e l'Azerbaijan, non sarà in alcuna forma remunerato''. Ex vicesegretario generale Onu, Pino Arlacchi e' stato direttore dell'Undcp (Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine) e direttore generale dell'ufficio delle Nazioni Unite a Vienna. E' noto in Italia e al mondo per i suoi studi sulla mafia.
 


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Pino ArlacchiNon sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.

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