(ANSA) -Catanzaro, 27 dic. 2012- Pino Arlacchi, responsabile sicurezza internazionale del PD, interviene sulla candidatura alle elezioni politiche di Piero Grasso, invitando ''a non confondere il Procuratore nazionale antimafia con Ingroia perche' 40 anni di servizio fanno la differenza''.
Leggo e rileggo carte giudiziarie da più di trent’anni e devo confessare che poche volte mi è capitato tra le mani un documento così scadente come la memoria dei PM di Palermo sulla cosiddetta trattativa stato-mafia del 1991-92. Non si tratta in effetti di un documento giudiziario, ma di una tirata politica di 26 pagine, che come tale non contiene né indizi né prove.
Salvo considerare prove le dichiarazioni di tre pentiti, gli accordi tra un confidente mafioso e un paio di carabinieri spregiudicati, oppure indizi le perplessità espresse da varie autorità del tempo sulla legge 41bis, il carcere duro per i mafiosi.
Nell’ inchiesta sulla presunta trattativa, le ovvie incertezze nel ricordare episodi e date di vent’anni fa da parte di testimoni incensurati sono diventate false testimonianze. E sono state ritenute invece credibili le dettagliatissime - e proprio per questo sospettabilissime - deposizioni su fatti della stessa epoca fornite da impostori da quattro soldi come Massimo Ciancimino. O da una sfilza di ex-killer, (Spatuzza and company) che in quanto tali non potevano sedere al tavolo dei negoziati ed hanno perciò parlato per sentito dire.
Chi conosce anche superficialmente queste materie non può non restare sconcertato dalla pressochè completa assenza di riscontri alle dichiarazioni delle “fonti” di cui sopra. Se non viene corroborata da verifiche solide, raccolte con metodi rigorosi, infatti, la parola di un pentito non vale nulla. E quella di un testimone palesemente falso, imputato di calunnia nel medesimo procedimento, vale ancora meno.
L'europarlamentare Pino Arlacchi a Skytg 24 in occasione del ventennale della DIA.
19 dic. 2012
Servizio di Chiara Cerqueti
Arlacchi: "Non siamo ancora riusciti a sradicare le mafie completamente" . Sulle polemiche relative alle presunta trattativa tra la criminalità organizzata e lo Stato ha commentato: "Si tratta in buona parte di una bufala mediatico-giudiziaria"
La Dia è forte e vitale anche a vent'anni di distanza dalla sua istituzione...Il suo progetto, dunque, non è affatto fallito ma anzi è più vivo che mai, anche se ha bisogno di essere rilanciato, con un impianto che le permetta di andare ulteriormente avanti"
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - "La Dia va rafforzata, per renderla sempre piu' idonea ad affrontare una sfida-chiave per il nostro Paese". E' quanto ha chiesto l'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti, intervenendo nella sala del Refettorio di palazzo San Macuto a Roma alla celebrazione del ventennale della Direzione investigativa antimafia, diretta da Arturo De Felice.
Fu proprio Scotti, da titolare del Viminale, ad accogliere venti anni fa la proposta del sociologo e criminologo Pino Arlacchi di istituire in Italia una direzione antimafia che richiamasse, ma al tempo stesso superasse, l'esperienza dell'Fbi. "Questo anniversario - ha affermato - non va celebrato guardandosi indietro ma collegandosi agli scenari che si pongono davanti".
Il Premier Victor Ponta si è valso dell'appoggio ''del deputato europeo Pino Arlacchi, che è stato in prima linea in Italia nella guerra alla corruzione''. ''Speriamo di imparare dalla sua esperienza in Italia e di poter applicare le migliori pratiche da lui sviluppate''.
Avevano accettato di investire nell’innovazione tecnologica realizzando progetti di importi tra 50 mila euro e un milione, ma con la garanzia che avrebbero incassato gli incentivi previsti da un bando regionale indetto nel 2008 dalla Regione per l’accesso alle agevolazioni per gli aiuti alle imprese e sviluppo insediamenti produttivi, pari a 80 milioni e finanziati in parte dalla Ue e in parte dal Por Campania 2007-2013. Qualcosa, però, non è andato come doveva, tanto che, a tre anni di distanza, invece dei contributi previsti, 159 imprenditori si sono visti recapitare una comunicazione con la quale la Regione annuncia l’avvio di procedimenti amministrativi per la revoca degli incentivi erogati con decreto dirigenziale numero 674 del 13 luglio 2009. Ma la sorpresa più grande è emersa quando il legale di Carlo D’Ambrosio, proprietario della Ecomac di Scafati (tra le ditte in graduatoria), dopo l’ennesima risposta evasiva degli uffici regionali sulle motivazioni della revoca dei finanziamenti, ha interpellato direttamente la Ue tramite l’europarlamentare Pino Arlacchi che ha successivamente presentato un’interrogazione.
Il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi, la libertà di associazione, di espressione e di manifestazione, la liberazione dei prigionieri politici saharawi, l'accesso del territorio del Sahara occidentale a osservatori indipendenti, alle organizzazioni non governative e ai media.Sono alcuni punti dell'emendamento approvato a larga maggioranza dall'Assemblea di Strasburgo.
di David Carretta BRUXELLES. «Un grande progetto di esplosione turistica della città». Il sindaco Vincenzo De Luca ieri ha presentato al Parlamento europeo il «Waterfront di Salerno», l'iniziativa con cui intende rilanciare la «trasformazione urbana e la rinascita produttiva della città». C'è la necessità di «far conoscere» in Europa ciò che stiamo facendo, dice De Luca. Ma il viaggio a Bruxelles ha «un obiettivo preciso: intercettare risorse, per lo meno nella misura di settanta milioni di euro, per completare il nostro fronte-mare».
All'incontro organizzato dall'europarlamentare Pino Arlacchi, e a cui ha partecipato il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, l'interesse c'è. Davanti a deputati, funzionari della Commissione e lobbisti, De Luca ha mostrato ciò che dovrebbe essere realizzato nei due chilometri che andranno dalla futura piazza della Libertà a piazza della Concordia. I 70 milioni servono per le infrastrutture, come l'interramento del lungomare. Il sindaco parla di altri 250 milioni di investimento pubblico-privato, che dovrebbe creare 5.500 posti di lavoro per tre anni. Il Waterfront e l'economia del mare sono «un progetto vitale per Salerno. Altrimenti di cosa vive la città?» dice De Luca.
Sindaco De Luca: "Le città investono meglio risorse che regioni"
(ANSA) - Bruxelles, 28 nov. 2012 - Nell'uso dei fondi europei ''il modello Salerno dimostra come creativita' politica e trasparenza amministrativa possano cambiare la storia di una citta' e migliorare la qualita' della vita dei cittadini''. Lo ha detto l'europarlamentare del Pd Pino Arlacchi durante un convegno organizzato al Parlamento Europeo sulle iniziative dedicate al 'Sud che funziona' e agli esempi di amministrazioni virtuose.
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Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020
Professore, come commenta l’ accordo del Consiglio Europeo dell’ altro ieri che ratifica le conclusioni dell’ Eurogruppo...
L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020
Circola una retorica sensazionalista che vede la sindrome del Coronavirus come una svolta radicale della storia moderna:...
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