Pino Arlacchi, eurodeputato Pd, studioso di mafia: «Il fastidio della Boccassini nascondeva un giudizio preciso sull'operato di Ingroia a Palermo che in molti condividiamo. È stato un pm mediocre, proiettato in politica dai media che ne hanno fatto un'icona. Il paragone è sproporzionato. Sono lontani anni luce. Di lui in 18 anni nè Falcone, nè Borsellino mi hanno mai parlato. Il problema è che fa politica come faceva le inchieste».
Segnalo ai lettori di questo sito, l'articolo di Virginia Piccolillo sul Corriere della Sera del 1 febbraio 2013, con una mia dichiarazione su Antonio Ingroia.
Corriere della Sera, 1 febbraio 2013
Lo scontro D'Ambrosio: è vissuto con fastidio perché può far perdere il Pd. Arlacchi: "no, era un pm mediocre".
ROMA - Ora basta. «Bisogna chiudere questa pagina», dichiara Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile, sperando che cessino le polemiche per la citazione di Giovanni Falcone e delle critiche subite dai colleghi quando lasciò la procura di Palermo. Ma da «equivoco» o «manipolazione» - come l'ha definita lo stesso Ingroia, opponendosi a chi come Ilda Boccassini gli rinfacciava un paragone «inaccettabile» - la vicenda si è trasformata in questione politica che divide i cuori nella magistratura e nella sinistra.