Arlacchi, trattativa Stato-mafia, replica all'articolo di Marco Travaglio del 28 febbraio 2014

E-mail Stampa PDF

Per i visitatori di questo sito pubblico la mia replica all'articolo apparso il 28 febbraio 2014  sul Fatto Quotidiano e la risposta di Marco Travaglio, anch'essa pubblicata a pagina 19.

Il Fatto Quotidiano, 1 mar. 2014

DIRITTO DI REPLICA

Gentile direttore, nel lungo articolo del 28 febbraio pubblicato sul Fatto Quotidiano, Marco Travaglio sostiene che il sottoscritto, nel 2009, ha avanzato una interpretazione condivisibile della cosiddetta trattativa Stato-mafia, per poi smentirla di recente. Voglio rassicurare i suoi lettori. Non ho affatto cambiato idea, come è facile constatare leggendo sul mio sito le numerose analisi e dichiarazioni che ho prodotto quasi senza interruzione sul tema dal 2009 a oggi. Negli Anni ‘92-‘93 non c’è stata alcuna trattativa tra i vertici dello Stato e Cosa nostra. Al contrario, quegli anni sono stati un’epoca di scontro frontale tra la mafia e i suoi alleati interni alle istituzioni (pezzi della politica e degli apparati della sicurezza), e la grande criminalità esterna a Cosa nostra da un lato, e il resto dello Stato dall’altro.

Elevare a “trattativa” un episodio minore quale il negoziato tra un paio di ufficiali dei carabinieri senza copertura politica da una parte, e un mafioso in semi-disarmo dall’altro, è un insulto alla verità dei fatti. Pensare poiche,duranteil“biennio magico” di Mani Pulite e dell’antimafia, i presidenti Scalfaro e Ciampi, e giù per lì rami ministri e alti dirigenti dello Stato abbiano messo in piedi una contrattazione a tutto campo con la mafia all’insaputa di Falcone, Borsellino, la poliziadiStato, la Dia e leProcure della Repubblica, è una allucinazione trasformatasi in un processo. E per quanto riguarda il tono sprezzante dei commenti di Travaglio sulla mia persona, collegati a una ricostruzione rozza e distorta di fatti complicati, essi sono tipici di chi tenta di sembrare un cacciatore a chi non è mai stato a caccia.

Pino Arlacchi, eurodeputato Pd

Ci scrive Arlacchi, oggi: “Negli Anni 92-93 non c’è stata alcuna trattativa tra i vertici dello Stato e Cosa nostra... Elevare a ‘trattativa’ un episodio minore quale il negoziato tra un paio di ufficiali dei carabinieri senza copertura politica da una parte, e un mafioso in semi-disarmo dall’altro, è un insulto alla verità dei fatti”. Gli risponde Arlacchi a verbale davanti ai pm di Caltanissetta l’11 settembre 2009: “Trattative fra Stato e mafia... in quegli anni cruciali ce n’erano in piedi più d’una, addirittura tre o quattro, intrattenute da centri marginali dello Stato... Marginali non vuol dire ininfluenti: era gente che stava nei servizi, nei Ros e negli apparati investigativi d’eccellenza”. Ci scrive Arlacchi, oggi: “Al contrario, quegli anni sono stati un’epoca di scontro frontale tra la mafia e i suoi alleati interni alle istituzioni”. Gli risponde Arlacchi nel verbale di cui sopra: “Quel che ha dichiarato Martelli (sui partiti di maggioranza che, dopo Capaci, volevano cacciare lui dalla GiustiziaeScottidall’Interno per “allentare la morsa” contro Cosa Nostra in nome di un “tacito accordo col nemico”, ndr) corrisponde al clima politico del tempo...Discussi della situazione di ‘opacità’ con Scotti, il quale soleva ripetere che ‘gliel’avrebbero fatta pagare cara’”. Ci scrive Arlacchi, oggi: “Pensare poi che, durante il ‘biennio magico’ di Mani Pulite e dell’antimafia, i Presidenti Scalfaro e Ciampi, e giù per lì rami ministri e alti dirigenti dello Stato abbiano messo in piedi una contrattazione a tutto campo con la mafia all’insaputa di Falcone, Borsellino , la polizia di Stato, la Dia e le Procure della Repubblica, è una allucinazione trasformatasi in un processo”. Ora, se la contrattazione avvenne all’insaputa di Falcone è forse perché che Falcone, quando il Ros andò a trattare con Ciancimino, era morto ammazzato. All’insaputa di Borsellino mica tanto: Martelli e Liliana Ferraro hanno testimoniato di averlo avvertito della trattativa e altri testimoni riferiscono che proprio sulla trattativa indagava Borsellino quando fu ucciso. All’insaputa della Procura di Palermo, è sicuro, visto che il Ros non avvertì né i pm né i vertici dell’Arma. All’insaputa della Polizia (Parisi)e della Dia(DeGennaro) mica tanto,visto che un certo Arlacchi ha testimoniato a Caltanissetta: “Formulammo insieme a De Gennaro delle ipotesi, ritenendo che il gruppo andreottiano, tramite il gruppo Contrada, fosse uno dei terminali della trattativa... Quando faccio riferimento per le trattative allora in corso al Ros intendo riferirmi al col. Mori; sospettavamo infatti che vi fosse in atto un’azione di depotenziamento delle indagini della Procura di Palermo, anche tramite contatti con appartenenti a Cosa Nostra che convincevano l’associazione della possibilità di uscire in qualche modo indenne dalla fase delle indagini compiute dal pool di Palermo. Parisi era certamente a conoscenza di questa situazione, ma il suo atteggiamento è sempre stato quello di cercare una mediazione con questi ambienti, intendo riferirmi al gruppo Contrada, perché era a conoscenza di quanto potessero essere pericolosi”. In attesa che i due Arlacchi – quello prima e quello dopo la cura - trovino finalmente pace, formulo al secondo i più fervidi auguri per l’auspicata ricandidatura al Parlamento europeo con il Pd.

Marco Travaglio

Il Fatto Quotidiano

 

 
ItalianEnglish

Mi Presento

Benvenuti nel mio sito. Qui potete farvi un’idea di chi sono, e trovare notizie e documenti sulle mie opere e sui miei giorni.

Pino ArlacchiNon sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.

Leggi tutto...

I Padroni della Finanza Mondiale

I Padroni della Finanza Mondiale (copertina)
Libri in pdf

Agenda

 


 

 


Facebook

Ultimi Tweet

Segui Pino Arlacchi su YouTube

In Evidenza

Prev Next

L'Eredità di Giovanni Falcone ed i rischi del presente

L'Antidiplomatico 23 Maggio 2020   “Potrei fare a meno di tanti colleghi, ma non potrei mfare a meno di Pino Arlacchi” Giovanni Falcone Il...

Articoli | 23 Mag 2020

Ora attenti a questa Finanza predatoria

Il Fatto Quotidiano 21 Maggio 2020 Lo scenario di queste settimane richiama per certi versi quello del “golpe dello spread” che...

Articoli | 21 Mag 2020

"Dietro l'aggressione imperiale contro il Venezuela c'è un racket mafioso

L'Antidiplomatico 12 Maggio 2020 L’ ultima aggressione al Venezuela, la sesta in due anni, è appena fallita. Gli Stati Uniti hanno...

Articoli | 13 Mag 2020

Gli Stati Uniti dal governo mondiale alla protezione mafiosa

La Fionda, 7 Maggio 2020 In questi tempi arroventati, si cercano i precedenti della crisi attuale e si discute molto, perciò,...

Articoli | 10 Mag 2020

Conte difende il nostro paese dai figli di Troika

Il Fatto Quotidiano, 7 Maggio 2020 In questi tempi di fuoco, l’unico uomo di governo che pare aver capito qual è...

Articoli | 10 Mag 2020

Pino Arlacchi all'Antidiplomatico: "Un Piano B prima che la finanza predatoria colpisca l'Italia"

L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020 Professore, come commenta l’ accordo del Consiglio Europeo dell’ altro ieri che ratifica le conclusioni dell’ Eurogruppo...

Articoli | 10 Mag 2020

Pino Arlacchi - Il nuovo ordine mondiale (che non ci sarà)

L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020 Circola una retorica sensazionalista che vede la sindrome del Coronavirus come una svolta radicale della storia moderna:...

Articoli | 10 Mag 2020

L’anomalia italiana è la Lombardia

Il Fatto Quotidiano, 9 Aprile 2020 L’anomalia dell’alto numero di decessi italiani per coronavirus rispetto a quelli del resto del mondo...

Articoli | 10 Mag 2020

Arlacchi: «A Miami i soldi della corruzione venezuelana"

Arlacchi: «A Miami i soldi della corruzione venezuelana

Il Periodista, 1 Aprile 2020 di Ruggero Tantulli. Il Periodista ha chiesto a Pino Arlacchi, ex vicesegretario dell'Onu e architetto della...

Articoli | 10 Mag 2020

Cina e Stati Uniti: la grande sfida alla pandemia mondiale

Il Fatto Quotidiano, 30 Marzo 2020 Pechino ha preso il problema per le corna, scegliendo la guerra al Covid. Una decisione...

Articoli | 10 Mag 2020

Newsletter


Chi è Online

 106 visitatori online

Questo sito utilizza cookie; accedendo o cliccando su "Accetto" acconsenti a scaricare sul tuo browser tutte le tipologie di cookie presenti in questo sito..

Accetto cookie da questo sito.

Info