La voce della Russia, 15 lug. 2014
Intervista a Pino Arlacchi
“Troppo vicina a Putin”. Alcuni membri dell’Europa dell’Est conducono una battaglia contro la candidatura della Mogherini alla poltrona di responsabile della politica estera europea. A non piacere ai Paesi Baltici e alla Polonia soprattutto è la recente visita del capo della Farnesina al Cremlino, seguita da dichiarazioni promettenti sul progetto South Stream da parte del governo russo.
Quale potrebbe essere il ruolo geopolitico della Mogherini in Unione Europea? Come potrebbe influenzare i rapporti tra Bruxelles e Mosca la nomina del ministro degli esteri italiano?
Attendendo il negoziato decisivo di mercoledì ci siamo rivolti per una riflessione sul tema a Pino Arlacchi, ex vice-segretario delle Nazioni Unite, che ha gentilmente rilasciato un’intervista a “La Voce della Russia”.
- La candidatura della Mogherini ha suscitato malcontenti tra i Paesi Baltici, che la ritengono “troppo amica di Putin”. Secondo Lei la Mogherini rappresenterà un fattore unificante in Europa o sarà un pomo della discordia?
-Rappresenterà sicuramente un fattore di aumento della coesione europea, soprattutto perché la Mogherini farà gli interessi dell’Europa. Non esagererei la portata di queste obiezioni e perplessità. Da parte di molti media internazionali è stato dato troppo risalto a queste reazioni. La Mogherini nelle sue posizioni sulla Russia non ha fatto altro che riflettere la media delle posizioni dell’Unione Europea.
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Il Quotidiano della Calabria, 31 mag. 2014
di Giulia Veltri
AMAREGGIATO e senza parole. Pino Arlacchi - fra gli ideatori della Dia, già vicesegretario generale dell’Onu ed eurodeputato uscente - ha sfiorato la rielezione a Bruxelles. Se non ce l’ha fatta, per Arlacchi c’è un solo colpevole: il Pd calabrese.
E' primo dei non eletti della circoscrizione Sud: ci sono possibilità di un suo ritorno a Bruxelles? «Qualche possibilità c'è ma non nell'immediato. Vedremo, è difficile fare previsioni in questo momento. Sono molto soddisfatto del risultato perché si tratta di voti di opinione, espresse da persone che credono nella buona politica e nella legalità e nei valori che io rappresento. Ho fatto una campagna elettorale entusiasmante. Le mie manifestazioni sono state sempre affollate, con oltre 400/500 persone, in tutto il collegio. Anche nel sud esiste una società civile vibrante che ha voglia di cambiamento. Ho raccolto quello che ho seminato e di questo sono contento».
Che campagna elettorale è stata in Calabria e quale, soprattutto, l'apporto che ha ricevuto dal Pd calabrese?
«Il partito mi ha ignorato, non ho avuto alcun tipo di sostegno da parte del Pd calabrese, con il risultato oggi di non avere nessun rappresentante in Europa, anche perché si sapeva perfettamente che Pirillo e Maiolo non ce l'avrebbero mai fatta ad entrare nel Parlamento europeo. Nonostante ciò, il comportamento di gran parte del partito è stato di chiaro ostacolo alla mia candidatura. Hanno appoggiato i candidati più stravaganti piuttosto che me e questa linea mi è costata almeno 3mila voti in meno. Bisognerebbe rivolgersi ai dirigenti calabresi e chiedere il motivo di questa scelta».
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Orticalab.it, 22 mag. 2014
L’architetto della DIA, amico di Falcone e Borsellino, spiega i motivi della sua candidatura europea e racconta del periodo stragista
Il nome di Pino Arlacchi non ha bisogno di molte presentazioni. Sociologo e docente universitario, è stato amico dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e ha vissuto in prima persona una delle fasi più calde della lotta alla mafia siciliana. Il progetto esecutivo dal quale è nata la DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, nel 1991 insieme alla Direzione Distrettuale Antimafia, progettata, invece, da Giovanni Falcone, porta la firma di Arlacchi, all’epoca, Consigliere del Ministro degli Interni.
Oggi Pino Arlacchi è candidato per un secondo mandato al Parlamento Europeo tra le fila del Partito Democratico.
Professore Arlacchi, partiamo dai motivi che l’hanno spinta a ricandidarsi al Parlamento Europeo, in una fase evidentemente cruciale e convulsa nella vita dell’Unione…
«Semplicemente ho ritenuto servisse un contributo al rilancio del progetto di integrazione europea. Un progetto oggi in grave pericolo non tanto per gli attacchi dei cosiddetti euroscettici, i quali sono più un effetto che una causa del clima attuale. La vera sostanza del problema risiede nel distacco che i cittadini hanno maturato rispetto alle istituzioni comunitarie. Ed è sui motivi di questo scollamento che bisogna intervenire: non vi è altro modo per arginare l’euroscetticismo».
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L'ex vicesegretario Onu: dalle trivellazioni danni gravi, puntare su cultura e ambiente
Il Mattino, 18 mag. 2014
di Alberto Nigro
Valorizzazione delle risorse del territorio e utilizzo sano dei fondi europei. Sono i due punti sui quali Pino Arlacchi, candidato per il Pd alle prossime elezioni europee, intende puntare per il rilancio del Mezzogiorno. L'ex vicesegretario dell'Onu ha fatto tappa ad Avellino nella mattinata di ieri, presso la Federazione Provinciale del partito in via Tagliamento, per partecipare ad una conferenza stampa. Al suo fianco, il dirigente nazionale, Marcello Rocco, il segretario provinciale del Pd, Carmine De Blasio, e il responsabile provinciale del settore Ambiente e Comunità, Mario Pagliaro.
Arlacchi avvia la sua analisi dall'etica: «Nel corso di questa campagna elettorale ho compreso che uno dei veri drammi del Sud è rappresentato dalla mancanza di etica politica. E' una condizione di malessere secolare che oggi si registra in tutti i partiti, ma fortunatamente non ha impedito ad una opinione pubblica libera di svilupparsi».
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Elezioni europee, il candidato Pino Arlacchi intervistato da Approdonews
17 mag. 2014
di Caterina Sorbara
L'Europarlamentare gioiese Pino Arlacchi, candidato alle imminenti elezioni europee, ha rilasciato in esclusiva per il nostro giornale un'intervista.
1) Quali sono i progetti dell'Unione Europea riguardo le disuguaglianze sociali e la disoccupazione giovanile?
Riguardo le disuguaglianze, per adesso non c'è nulla. Sulla disoccupazione, invece, c'è un progetto denominato "Garanzia giovani" che prevede sei milioni di euro e purtroppo è poco.
2) Oggi in Italia e anche in altri Stati, ci sono molti "euroscettici". Cosa si sente di dire lei a queste persone per farli ragionare?
Dico che le loro proposte non hanno alcun senso. Sono solo un modo per distruggere il grande progetto europeo, senza sapere con che cosa sostituirlo.
3) Lei era molto amico dei giudici Falcone e Borsellino, pensa che un giorno la criminalità organizzata potrà essere debellata?
La mafia del terrore, delle bombe e delle stragi l'abbiamo costretta a fare un passo indietro, in particolare i Corleonesi, adesso sono fuori gioco. Il prossimo passo è quello di combattere la nuova mafia che ha il volto della politica.
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Rete8 Abruzzo, 15 maggio 2014
Pino Arlacchi a margine del seminario all'Università D'Annunzio di Chieti
Criminalità: Pino Arlacchi: "[...]Molte cose stanno cambiando. Abbiamo un declino della criminalità violenta un po' dappertutto, nel mondo e anche in Italia, che è estramemente positivo. La domanda di droga comincia a declinare anch'essa, in Europa e anche in Italia. Dobbiamo approfittare di questo momento favorevole generale per sferrare un attacco finale alla criminalità organizzata italiana, alla mafia.Dobbiamo usare tutti gli strumenti a nostra disposizione, ma lo strumento più importante di tutti è la buona politica[...]".
Politicar, Termolitv.it, 14 Maggio 2014
Pino Arlacchi: "[...] Stiamo creando un nemico dal nulla. La Russia è un paese europeo, dopo la caduta del comunismo è un paese capitalistico, e semidemocratico. Non abbiamo un contenzioso di nessun tipo con la Russia, non c'è alcun problema di incomprensione o ostilità, né di tipo territoriale, né di tipo economico e politico.
Perché dobbiamo trasformarlo in un nemico nell'arco di tre mesi, soltanto per fare un piacere agli americani che hanno interessi divergenti dai nostri? Questa è la domanda che io sto rivolgendo alla Ue e che spero di trasformare in un fatto politico nella prossima legislatura[...]".
Pino Arlacchi a Teleradioerre, 29 apr. 2014
Intervista di Michy De Finis, nel corso della trasmissione Chiaro di Luna
Verso le elezioni: Pino Arlacchi a Campobasso
TGR Rai Molise, 11 aprile, edizione delle 14
Fondi europei, Pino Arlacchi: "Pensare a una legge per cui, quando una regione non spende i fondi europei secondo una tabella di marcia, e come dovrebbe, viene commissariata, e la gestione delle risorse passa quindi direttamente ai comuni".
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