Pino Arlacchi contro «la fabbrica della menzogna» che contribuisce a gonfiare i fatturati militari
CorriereDellaSera.it
Il mondo odierno è più sicuro
I dati smentiscono la catastrofe prevista
Ci sono studiosi che ripetono in televisione le tesi che li hanno resi famosi e ci sono studiosi che continuano a studiare. Pino Arlacchi è uno di questi. E si vede. Dieci anni di ricerche e analisi su conflitti, terrorismo e crisi mondiali di vario genere colpiscono nel segno. L'autore de L'inganno e la paura (Il Saggiatore) smaschera «il mito del caos globale», ovvero la sequela di previsioni funeste, scontri di civiltà, minacce planetarie, domande di sicurezza e bisogni di difesa (militare o poliziesca) che tormentano la nostra epoca, caricando l'individuo di angosce immotivate ed eccessive. Sociologo, ex deputato, vice segretario dell'Onu dal 1997 al 2002, Arlacchi non commette l'ingenuità di contestare i profeti di sventura con rassicuranti elogi del pacifismo o della tolleranza.