Il sindaco di Salerno al Parlamento europeo a caccia di finanziamenti: «Fondi Ue ai comuni, non alle regioni»
Corriere del Mezzogiorno, 29 nov. 2012
di Alfonso Schiavino
SALERNO — Servono 70 milioni di euro per riqualificare il fronte di mare. Il sindaco Vincenzo De Luca ha illustrato i suoi conti a Bruxelles, durante una serie di incontri favoriti dall'europarlamentare Pino Arlacchi. Nella prima giornata, martedì, ha incontrato alcuni dirigenti della Commissione europea, poi il presidente del Gruppo socialista europeo Hannes Swoboda e l'ambasciatore italiano Ferdinando Nelli Feroci. Il sindaco, tra l'altro, ha evidenziato la necessità di rafforzare il ruolo dei Comuni nei processi di programmazione e spesa delle risorse europee, mediante una delega diretta di gestione. Concetti ripresi nella seconda giornata, ieri, durante un convegno organizzato da Arlacchi, quando ha potuto dilungarsi sul fronte-mare, progetto complesso che gli sta molto a cuore.
IL PIANO - «È - ha spiegato - l'asse centrale del programma di riqualificazione urbana ma anche di sviluppo economico. Vogliamo potenziare e utilizzare l'economia del mare in tutte le sue componenti, porto commerciale e turistico, stazione marittima, turismo crocieristico, balneazione, cantieri nautici. Per fare ciò, candidiamo Salerno a ottenere finanziamenti europei. Con un investimento di 70 milioni di euro potremmo dare un futuro produttivo alla nostra città. L'impatto occupazionale, in fase di cantierizzazione, sarebbe di 5.500 unità, 1.000 invece gli occupati fissi». Nel corso dell'incontro si è lavorato in particolare all'individuazione dei canali utili ad intercettare i fondi europei per le città. «Il nostro intento - ha precisato De Luca - è un filo diretto con l'Europa, di non aspettare la Regione perché quando le risorse passano attraverso le Regioni affondano nella palude burocratica. Le città riescono a investire molto più rapidamente i fondi comunitari. Anche se la normativa orienta le risorse prioritariamente sulle regioni, il 5% di questi stanziamenti è destinato direttamente ai comuni. Ci candidiamo per questa parte, sperando di non aspettare la programmazione 2015-2020, ma di poterne usufruire sin dal 2013». Terminata la trasferta a Bruxelles, non è conclusa la ricerca dei fondi. Ci saranno incontri con la Regione e con il ministro Fabrizio Barca per giungere a risultati concreti, sia per la parte residua di programmazione in corso, sia per il nuovo programma al 2020.