La distruzione della democrazia in atto in Ungheria, le dimostrazioni in Romania contro l'austerità. Entrambe le situazioni sono molto simili al modello dell’era berlusconiana in Italia. Pubblico per i lettori del sito, il testo del mio intervento in Aula.
Pino Arlacchi (S&D). Signor Presidente, stiamo parlando della distruzione della democrazia in atto in Ungheria. Ma la stessa cosa si sta verificando in Romania ed entrambe le situazioni sono molto simili al modello dell’era berlusconiana in Italia.
In Romania siamo di fronte ad un populismo autoritario, contrario alla legalità, con il potere concentrato nelle mani del Presidente. La formula di questo populismo di destra è la stessa in tutti i casi: i leaders di questi paesi pensano che, dal momento che hanno vinto le elezioni possono fare tutto quello che vogliono con le istituzioni e convincere la maggioranza che hanno portato a termine la loro missione: “les jeux sont faits”.
I leaders populisti dovunque hanno lo stesso obiettivo: il parlamento, la corte costituzionale, il potere giudiziario, la cosi detta stampa di sinistra.
E’ gravissimo vedere in Romania un governo che usa la polizia e il servizio segreto per intimidire gli avversari politici, limitare le libertà civili e falsificare le elezioni. Allo stesso tempo, la televisione pubblica è diventata uno strumento di propaganda del governo e la stampa rumena è considerata una minaccia per la sicurezza nazionale, alla stregua del terrorismo e del crimine organizzato. E’ ugualmente oltraggioso, in un paese dell’Unione Europea, vedere le elezioni politiche organizzate da un corpo con una struttura militare, come il servizio di telecomunicazione spaziale, agli ordini di Basescu.
Migliaia di persone in tutte le città della Romania stanno protestando, nelle strade, contro il governo in difesa dei loro diritti fondamentali. Noi dovremmo essere uniti ed utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo per opporci a ciò che minaccia il principale fondamento della nostra Unione.
[source:www.europarl.europa.eu]