Presso la libreria "Culture" di Reggio Calabria, il Movimento RC- Rinnovamento è Crescita, ha organizzato un incontro con l'onorevole Pino Arlacchi, una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana, attuale deputato europeo e candidato alle elezioni europee del 2014 con il Partito Democratico nella circoscrizione meridionale.
A moderare l'incontro il dottore Marco Schirripa, di Movimento RC, che ha spiegato perché la scelta sia caduta proprio sull'onorevole Arlacchi per affrontare la tematica: l'Europa, un problema o una risorsa? «Oggi parliamo di elezioni europee. Perché Pino Arlacchi? In base ad un'analisi dei curricula dei candidati alle europee, Arlacchi ci è sembrato quello più adatto, perché è giusto che la parola venga data a chi riesce ad esprimere il meglio nella società».
Pino Arlacchi, originario di Gioia Tauro, è uno studioso che ha dedicato la sua vita alla lotta per la giustizia, è stato Presidente della Fondazione Falcone e dell'associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata. È stato fondatore della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia; fino al 2002 è stato Vice-segretario Generale dell'ONU e Direttore Esecutivo dell'Agenzia antidroga e anticrimine delle Nazioni Unite. Nel 2004 ha creato, per conto dell'Unione Europea, l'agenzia antiriciclaggio del Kosovo. Dal 2009 è capo della delegazione italiana e Direttore generale dell'International Forum on Crime and Criminal Law. Nel 2011 ha elaborato assieme al Ministro antidroga della Federazione russa, il piano Arlacchi-Ivanov per l'eliminazione delle colture di oppio in Afghanistan. Nel 2012 è stato nominato consigliere speciale del Primo ministro della Romania per la riforma delle istituzioni della sicurezza.
Il suo lavoro è stato lodato in pubblico e privatamente da personaggi come Papa Giovanni Paolo II, Bill Clinton, Kofi Annan, Nelson Mandela, Putin, Jimmy Carter re della Thailandia, la regina di Svezia e vari premi nobel.
L'onorevole Arlacchi ha preso la parola affermando come «il progetto europeo ha bisogno di modifiche radicali; avevo fiducia nel progetto europeo così come era stato pensato, ma è sceso di qualità negli ultimi tempi in quanto non risponde alle esigenze ed alle aspettative degli italiani». Ha poi proseguito «il 10% della popolazione europea è povera, l'85% è il ceto medio che vede diminuire ogni giorno le sue ricchezze. Cosa fa il Parlamento europeo per migliorare la situazione? È necessario effettuare una politica di rilancio se non si cambia, si corre il rischio che la povertà aumenti» ha dichiarato l'onorevole.
Arlacchi ha continuato affermando come l'attuale sistema europeo non funzioni: «i tre mali sono nazionalismo, disoccupazione e la guerra. Le prime due stanno minando le basi del progetto Europa, in quanto ci sono ancora gli interessi delle singole nazioni». Per quanto riguarda la disoccupazione giovani ha asserito «dobbiamo invertire le politiche sociali. La garanzia giovani è un bel progetto per ridurre la disoccupazione, ma 6 miliardi di euro sono nulla in un continente con 27 milioni di disoccupati, mi batterò perché ne vengano investiti 60 di miliardi, è necessario come non mai fare un piano per ridurre la disoccupazione».
«Bisogna capire che se si fa impoverire il ceto medio, crolla il potere d'acquisto, per questo è necessario aprire un varco nelle aspettative del ceto medio. Se ciò non avverrà gli euroscettici avranno la meglio. In questi cinque anni possiamo affrontare queste sfide e vincerle», ha concluso l'onorevole Pino Arlacchi.
Numerosi i cittadini presenti e molte le domande a cui Arlacchi ha risposto con precisione e disponibilità.
Valentina Raffa