Pino Arlacchi (S&D ). - Mr President, the military coup of July left Egypt in a very unstable dangerous situation. There were more than 1 000 victims and many more injured. I do not like the Muslim Brotherhood and similar groups but I am also firmly convinced that any act of exclusion against a political force that accepts democracy in Egypt is wrong in itself and it can only lead to increased radicalism. Indeed, the only way to build a sustainable democracy in Egypt is the path of national reconciliation and an inclusive political process. Moreover, the EU should not penalise the Egyptian population by suspending our aid to their country. The EU should proceed with establishing an EU mechanism providing legal and technical assistance to Arab Spring countries in the process of asset recovery.
Siria, "La Unione europea è il maggiore donatore di assistenza ai rifugiati siriani, sia in Siria che nei paesi vicini". L'eurodeputato PD Pino Arlacchi al programma Euranetplus condotto da Gigi Donelli, lamenta: "Le azioni militari Usa lasciano a noi i cocci".
Segui l'intervista nel corso del programma "Euranetplu"s condotto da Gigi Donelli, 9 sett. 2013
4 set. 2013, Radio Base, intervista di Antonio Ioele
Pino Arlacchi: "(...) Al Pe c'è stata un'ampia discussione nella Commissione esteri dove nessun deputato è intervenuto sostenendo le ragioni dell'uso della forza. Quasi tutti gli interventi sono stati contrari e questo senza distinzione di partito (...). C'è una grande maggioranza del Pe schierata contro questo intervento anche per le ripercussioni a lungo termine che può avere: può destabilizzare l'intero Medio Oriente, può fare entrare in campo le grandi potenze in maniera ostile, e può determinare un numero di vittime semplicemente inconcepibile per una Unione Europea che ha appena ricevuto il Nobel della pace."
Divisi sulla Siria, gli Stati europei fanno i conti con gli interessi delle ex-potenze coloniali. Pino Arlacchi, PE e membro della Commissione Esteri, analizza la crisi siriana in prospettiva europea.
(ANSA) - Bruxelles, 28 Ago 13 - Esistono "seri indizi che le armi chimiche possano essere state usate dai ribelli" e "l'intervento armato si un gruppo di Paesi senza autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (...) è privo di fondamento legale ed è una replica dell'attacco all'Iraq del 2003". Lo sottolineano in una nota gli eurodeputati Pino Arlacchi (S&D), Susy De Martini (Ecr, il gruppo conservatore) e Ivo Vajgl (sloveno del gruppo liberal-democratico Alde). I tre parlamentari definiscono "assai poco plausibile che Assad abbia fatto uso di armi chimiche proprio nei giorni in cui erano in arrivo gli ispettori dell'Onu". Facendo riferiemnto all'audizione a porte chiuse del segretario generale del servizio diplomatico europeo, Pierre Vimonti, che si e' tenuta oggi davanti alla Commissione Esteri del Parlamento europeo, i tre deputati affermano che "dalla riunione odierna è apparso chiaro come larga parte dei parlamentari europei presenti in Commissione Esteri non siano favorevoli a un intervento militare in Siria privo di evidenze sicure sui fatti e privo di basi legali".
Frattaminore, Aula Consiliare gremita per il convegno sui temi dell'ambiente e della salute con Pino Arlacchi e Don Patriciello.
Le Cronache di Napoli, 15 lug. 2013
Articolo di Ciro Giugliano
FRATTAMINORE - Grande partecipazione al dibattito pubblico con cittadini e associazioni su “Ambiente e Salute. Tra roghi tossici e discariche pericolose: quali i compiti dai Comuni all’Europa?”. L’incontro è stato moderato dall’assessore all’Ambiente Paolo Di Lauro e ha visto gli interventi di Antonio Marfella, oncologo dell’Istituto Pascale, padre Maurizio Patriciello, parroco della parrocchia di San Paolo al parco Verde di Caivano, il sindaco Vincenzo Caso e l’europarlamentare Pino Arlacchi.
Reggio Calabria, 7 lug. 2013 (Adnkronos) - Intervista di Annalia Incoronato
Se i fondi europei a disposizione della Calabria venissero spesi tutti bene, ''si potrebbero creare quattrocentomila posti di lavoro e la regione ridurrebbe di due terzi il numero di disoccupati''. Ne e' convinto Pino Arlacchi, europarlamentare del Pd che ha avanzato di recente una proposta al fine di utilizzare meglio le risorse europee, ovvero fare gestire i fondi direttamente ai Comuni. ''Le regioni continuerebbero a occuparsi dei grandi progetti, ma quelli piu' piccoli potrebbero essere gestiti direttamente dai Comuni'', spiega all'Adnkronos. La Calabria, insieme alla Campania e alla Sicilia ''e' tra le regioni che non spendono bene i fondi'', lamenta Arlacchi. ''Oggi la Calabria - prosegue - e' una regione povera. Non poverissima perche' sono entrati in Europa paesi come la Romania che stanno peggio ma certamente e' la piu' povera dei paesi ricchi''. Per questo dovrebbe spendere meglio le risorse europee. La causa di tale inefficienza, secondo il parlamentare europeo, e' la burocrazia. ''Gli uffici di progettazione e pianificazione, la spesa dei fondi sono organizzati male, indifferenti alle esigenze del territorio''.
Pino Arlacchi - Mr. President, I voted for this resolution because it expresses our serious concerns over the allegations of the US authorities spying on the EU institutions, through bugging of the offices, use of electronic implants and antennae, and the infiltration of email and telephone networks. If the allegations prove to be true, it would be an extremely critical matter which will have a severe impact on EU-US relations. Moreover, although a formal explanation was asked to the US authority, no satisfactory answer was given jet.
Pino Arlacchi: «Abbiamo avuto dati terrificanti sulla non spesa dei fondi europei da parte della Calabria, Sicilia e Campania dove, a un anno dalla chiusura della programmazione, l'80% dei fondi arrivati dalla Ue non sono stati spesi. Il dato della Puglia è meno disastroso ma non è sicuramente entusiasmante perché in altri paesi europei il dato di spesa dei fondi è l'80-90 per cento [...]»
Progetto Magna Graecia, Arlacchi: "La Regione? Nemmeno un euro"
Intervista di Antonio Ricchio
Pino Arlacchi, lei è un eurodeputato calabrese. Che idea si è fatto della decisione assunta da governo e Commissione europea di istituire una task-force per sovraintendere alla spesa dei fondi comunitari destinati alla Calabria? Si potrebbe dire che l’inversione di rotta promessa dal centrodestra dopo la vittoria alle regionali del 2010 è rimasta solo un annuncio...
«È evidente che siamo in una situazione quasi disastrosa. Basti pensare che la Calabria riesce a spendere soltanto il 20% dei fondi che arrivano da Bruxelles rispetto a una media nazionale pari al 50%. Mancano i progetti e sono completamente assenti le Istituzioni, a cominciare dalle amministrazioni locali fino a quella regionale, senza escludere le università ed altri attori che potrebbero dare un contributo notevole. Nel Meridione, solo Puglia e Basilicata riescono a garantire una capacità di spesa quasi pari a quella delle regioni settentrionali. E nonostante tutto la Commissione europea ha deciso di riconfermare, anche per regioni come Calabria, Campania e Sicilia, la stessa cifra per la prossima programmazione, quella 2014-2020».
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Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020
Professore, come commenta l’ accordo del Consiglio Europeo dell’ altro ieri che ratifica le conclusioni dell’ Eurogruppo...
L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020
Circola una retorica sensazionalista che vede la sindrome del Coronavirus come una svolta radicale della storia moderna:...
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