(ANSA) - Catanzaro, 3 ott. 2013 - ''Esprimo la mia vicinanza al sindaco di Benestare Rosario Rocca, esempio di come anche in Calabria sia possibile il buon governo del territorio basato sui principi di solidarietà e trasparenza''. Lo afferma in una nota l'eurodeputato Pd/S&D Pino Arlacchi.
''Mi auguro - prosegue Arlacchi - che Rocca possa proseguire la sua battaglia di legalità per il difficile territorio della Locride, insieme alla comunità di Benestare che lo ha voluto come primo cittadino, e a tutta la Calabria onesta''.
26 settembre 2013
L’Unione Europea finanzia lo stato del Marocco con decine di milioni di euro all’anno per controllare e gestire al meglio i flussi migratori verso l’Europa. Il Marocco è, infatti, una delle vie di passaggio più importanti della migrazione clandestina in Europa per chi viene dall’Africa subsahariana. La maggior parte dei migranti arriva in Marocco attraverso i confini con l’Algeria, il Niger, il Mali o in mare dalla Mauritania in fuga da guerre civili o povertà estrema. Un rapporto pubblicato recentemente da «Medici senza frontiere» sottolinea però come la polizia marocchina violi continuamente i diritti umani dei migranti con un aumento costante di abusi, comportamenti degradanti e brutalità, nonché un livello intollerabile di violenze sessuali. Anche se è impossibile determinare la reale portata di questa violenza, i dati di MSF rivelano una situazione allarmante: dal 2010 al 2012, MSF ha prestato assistenza a 700 vittime di violenza sessuale. Sempre stando al rapporto, quando giungono segnalazioni di migranti in viaggio per mare, la guardia costiera spagnola, il più delle volte, riconsegna la nave alle autorità del Marocco.
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(AGENPARL), 24 set. 2013 - La Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo ha approvato un Rapporto sui diritti umani nella Regione del Sahel, e in particolare, sulla situazione nel Western Sahara. "Quella di oggi è una grande vittoria che ribadisce la pluriennale condanna del Parlamento Europeo all'occupazione marocchina del territorio Saharawi". É quanto afferma l'europarlamentare del Pd Pino Arlacchi, membro della Commissione Affari esteri e della sotto-commissione Diritti Umani, nonché relatore ombra del rapporto.
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Proposta shock dell’europarlamentare del Partito Democratico Pino Arlacchi
Il Quotidiano della Calabria, 21 set. 2013
di Bruno Gemelli
CATANZARO – Nella “traversata” di Fabrizio Barca, nel suo viaggio alla ricerca di buone pratiche che salgono dal basso e mettono a fattor comune delle istituzioni le intuizioni dei territori per fare modelli di sviluppo, l’economista mette una precondizione. La rivoluzione della pubblica amministrazione come passaggio obbligato per rimodernare il sistema-Paese. Nella realtà calabrese l’ex ministro fa leva su attenzione/rivalutazione delle aree interne che costituiscono l’80 % del territorio calabrese. Prevalentemente
montano e collinare e, quindi, soggetto, al suo progressivo spopolamento. Occorre anche ricordare che la Calabria ha un patrimonio forestale di oltre 550.000 ettari di bosco, eppure è una regione che non ha una industria del legno, una filiera complessiva legata al ciclo del legno.Questo per noi potrebbe essere un grande setto- re di crescita. La Calabria è una terra, inoltre, che ha la presenza di diversi biotipi forestali autoctoni, come il pino laricio cosentino, il pino loricato del Parco del Pollino e molte altre specie in Sila, nelle Serre, sull’Aspromonte. Tornando a Barca, egli oggi chiama il Pd a fare attenzione sul tema delle aree interne. Un tema che trova orecchie sensibili nel partito. Per esempio nell’europarlamentare Pino Arlacchi il quale questa sera concluderà a Gerocarne, nelle serre vibonesi, un convegno che ha per tema “Fondi europei e risorse locali, leve della rinascita del Mezzogiorno”; organizzato dai circoli locali e dall’onorevole Brunello Censore.
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Annuncio dopo un incontro con il premier romeno Ponta
(ANSA) - Bucarest 18 set. 2013 - Il governo romeno ha dato il via libera all'eliminazione dell'ultimo ostacolo all'efficiente amministrazione della società titolare della discarica confiscata a prestanome italiani di Massimo Ciancimino, associati a cittadini romeni. Lo ha riferito l'eurodeputato del Pd Pino Arlacchi, dopo un incontro a Bucarest con il premier romeno Victor Ponta, di cui Arlacchi è consigliere speciale per il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione, e con il ministro romeno della giustizia, Robert Cazanciuc.
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18 set, 2013 - Pubblico per i visitatori di questo sito, la lettera indirizzata al Direttore del Quotidiano della Calabria del Signor Giovanni Palermo
Arlacchi e una risposta che non è mai arrivata
"DIRETTORE, a memoria di chi scrive, la Calabria non ha mai vissuto dei periodi floridi, sempre in emergenza, sempre polemiche feroci su disservizi, gestione clientelare, favoritismi e tutto il rosario che ben tutti conoscono; tuttavia si è sempre arrancato grazie a un sistema assistenziale che portava le famiglie ad avere sempre qualche prebenda su cui fare affidamento, oltre a una estrema tolleranza per il lavoro in nero che faceva storcere il naso a quegli analisti che dovevano registrare
redditi bassi che si contrapponevano a un tenore di vita nettamente superiore a quelle di regioni più opulente.
Ma da un decennio a questa parte, complice la crisi economica e il conseguente taglio dei finanziamenti, la Calabria sta andando alla deriva tanto da portare la giunta regionale ad annunciare il varo di un fondo per finanziare le famiglie in difficoltà.
Ora, nella speranza che questo non risulti un ennesimo annuncio a cui non far seguire fatti concreti, vorrei ritornare sul dibattito sorto all’indomani della mia lettera sulla società Magna Grecia; un progetto nato sotto buoni auspici e affidato a una persona di spessore che infatti non smentendosi ha inteso rispondere ammettendo il fallimento di quel progetto.
Confesso che, ingenuamente, avevo pensato che di fronte al j’accuse dell’onorevole Pino Arlacchi, che ritengo persona seria e perbene, la Calabria civile avrebbe mostrato un sussulto d’orgoglio facendo registrare prese di posizioni e stigmatizzazioni per una occasione perduta in un momento in cui anche un solo posto di lavoro sarebbe stato una boccata d’ossigeno; nulla, né da destra né da sinistra, tutti in silenzio e distratti; nessun politico, ma anche associazioni comitati sindacati, eccetera ha fatto registrare il benché
minimo cenno di esistenza, un aplomb degno del più aristocratico dei lord inglesi, un assordante silenzio che stride con la situazione di emergenza sociale che si vive".
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Bucarest, 17 set. 2013- ( Agenzia Nova) - L'esecutivo della Romania ha dato il via libera all'eliminazione dell'ultimo ostacolo all'efficiente amministrazione della società titolare della discarica confiscata a prestanome italiani di Massimo Ciancimino, associati a cittadini romeni. E’ quanto emerge da un incontro a Bucarest, tenuto nel palazzo del governo, tra il premier Victor Ponta e Pino Arlacchi, eurodeputato del Partito democratico, consigliere speciale di Ponta per il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. “Sono soddisfatto - dichiara in una nota Pino Arlacchi - per la sensibilità dimostrata dal primo ministro Ponta e per la completa disponibilità del governo rumeno a superare le carenze della legislazione della Romania in tema di buona gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. “Il caso di riciclaggio – conclude Arlacchi - che ha come protagonista Massimo Ciancimino, condannato in via definitiva proprio per riciclaggio, è diventato un eccellente esempio di cooperazione giudiziaria internazionale e di unificazione dello spazio giuridico europeo”. L’eurodeputato del Pd ha anche incontrato il ministro romeno della giustizia Robert Cazanciuc.
Progetto Magna Grecia: "Le omissione di Caligiuri"
Metto a disposizione dei lettori di questo sito la mia lettera (pubblicata dal Quotidiano della Calabria, 13 sett. 2013), all'Assessore alla Cultura della Regione Calabria.
La risposta dell'assessore Caligiuri alla mia lettera al Presidente della Regione in cui riassumo i motivi della imminente messa in liquidazione della società "Progetto Magna Graecia" - nata per valorizzare il patrimonio archeologico regionale e ora in agonia - conferma in pieno quanto sostengo a proposito delle responsabilità sue personali e del governo regionale.
Caligiuri , inoltre, omette due circostanze fondamentali.
La prima è che l'azionista di maggioranza di "Magna Graecia" è la Regione Calabria stessa. La quale in un primo momento mi coinvolge in un progetto ambizioso di buongoverno, capace di far decollare buona parte dell'economia della Calabria attraverso la messa a frutto del suo maggiore tesoro, e poi mi nega i mezzi per farlo partire.
Occorre perciò una bella faccia di bronzo per affermare di aver riposto grandi speranze nella mia persona e nel mio ruolo di deputato europeo, e di essere rimasti delusi nel momento in cui si sono accorti che la mia unica strategia era quella di far affidamento sulle risorse della Regione invece che su quelle dei privati e dell'Unione Europea.
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Wednesday, 11 September 2013 - Strasbourg
Debate
Pino Arlacchi (S&D ), blue-card question . – Mr Van Orden, you say – and I agree – that dictators only understand force or the threat of force. So, in the case of the other dictators left after Assad, what if instead of being discouraged by an attack they start doing exactly the opposite, and go into the nuclear game, if they have nuclear weapons, just as a way of being sure of not being attacked?
[source:www.europarl.europa.eu]
Arlacchi: "Caro Scopelliti tante aspettative finite in un totale disinteresse"
La lettera pubblicata dal Quotidiano della Calabria
Gentile Presidente,
ho tentato più volte di parlarLe nelle ultime settimane a proposito della situazione della società “Progetto Magna Graecia” di cui sono Presidente dalla fine del 2011, ma senza esito. Ho più volte interloquito con l’assessore Caligiuri e con il suo staff, ma Caligiuri mi ha regolarmente rimandatoa Lei, sostenendo di non avere alcuna autorità per trattare il tema e prendere le decisioni conseguenti.
Mi sono trovato così senza un interlocutore in grado di assumersi le dovute responsabilità a proposito di un progetto di valorizzazione della più importante risorsa della Calabria. Progetto che tante speranze aveva suscitato e si trova adesso avviato verso il quasi certo fallimento. Mi sono imbarcato in questa impresa nel 2009, appena eletto al Parlamento Europeo, quando era
ancora in carica la precedente amministrazione regionale. Ho cominciato promuovendo un’associazione di comuni intenzionati a riempire il vuoto di iniziativa del governo Loiero nel campo della valorizzazione dei beni archeologici calabresi, e che chiedeva alla Regione solo un sostegno esterno di finanziamento. Fu all’inizio una piacevole sorpresa constatare come il nuovo assessore alla cultura e Lei stesso dimostrassero tanto interesse per il nostro progetto da “rilanciare”su di esso fino a proporre di dare vita ad una vera e propria società mista regione-comuni in grado di mettere a frutto non solo quello magnogreco ma l’intero patrimonio culturale della Calabria.
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