Noi troppo oltre,spionaggio non basta,rimuovere cause terrorismo
"Pino Arlacchi ha chiesto ai rappresentanti del Congresso americano di "imparare dall'esperienza in Europa" dove il terrorismo "è stato battuto senza violare la democrazia".
(Ansa) - Bruxelles, 26 nov.2013 - Gli Stati Uniti "devono risolvere entro la primavera" gli eccessi della sorveglianza di massa rivelati dallo scandalo Datagate. E' quanto chiesto dal presidente della Commissione affari esteri del Parlamento europeo, il tedesco Elmar Brok, esponente della Cdu ed uno dei principali consiglieri della Cancelliera Angela Merkel, in apertura dell'audizione di oggi pomeriggio con il senatore americano Christopher Murphy, presidente della sottocommissione per gli affari europei, e con i membri del Congresso Gregory Meeks e Mario Diaz-Alabart.
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SALINE
L’eurodeputato con Gullì, Romeo e De Gaetano
Il Quotidiano della Calabria, 20 nov. 2013
INSIEME all’eurodeputato Pino Arlacchi per discutere dello sviluppo dell'area grecanica, delle sue attività, delle sue potenzialità e della programmazione comunitaria 2014-2020, che serva da rilancio del territorio. Questo il significato della due giorni del sociologo e politico nella terra della bassa Calabria. Arlacchi, calabrese originario di Gioia Tauro,
già presidente dell'associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata, è stato tra gli artefici della strategia antimafia italiana negli anni ‘90, nonché autore del progetto Dia. Durante i suoi incontri ha parlato del progetto “Magna Grecia” da lui già elaborato e redatto, è già alle valutazioni degli organi europei preposti e che mira a rilanciare l'intero territorio puntando ad un'importante azione di recupero, ripristino, e valorizzazione dei piccoli centri rurali e lo ha fat-
to parlando ai tanti amministratori ed ex amministratori dell'area che ha voluto incontrare.
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Il 14 novembre a Roma, il Presidente della Repubblica araba democratica saharawi Mohamed Abdelaziz e Mohamed Sidati, rappresentante del Fronte Polisario in Europa.
Disponibile a questo link il Documento finale della Conferenza
L'Europa e la comunità internazionale sostengano la causa del popolo saharawi e fermino il saccheggio delle risorse da parte del governo marocchino. L'appello del Presidente della Repubblica araba democratica Saharawi, Mohamed Abdelaziz arriva in occasione dell'incontro interparlamentare promosso alla Camera dei Deputati (Sala delle Colonne), dal senatore Stefano Vaccari con lo scopo di coordinare gli sforzi e promuovere il dialogo per una pace giusta nel Sahara occidentale."La posizione dell'Europa deve ispirarsi al rispetto della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e dei diritti dei popoli di disporre delle proprie risorse e ricchezze nazionali - ha detto il Presidente Abdelaziz - deplorando le ambizioni espansionistiche del governo marocchino e invitando quindi l'Europa a imporre sanzioni economiche che favoriscano il rispetto della legalità internazionale".
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Per i visitatori di questo sito pubblico la mia replica all'articolo apparso il 7 novembre scorso sul Corriere della Sera e la risposta di Milena Gabanelli, anch'essa pubblicata nella pagina degli esteri. Di seguito, una mia considerazione finale su questo scambio di opinioni.
La lettera di Pino Arlacchi
Corriere della Sera, 13 nov. 2013
Caro Direttore,
mi dispiace che una professionista seria come Milena Gabanelli abbia riportato sul Suo giornale una versione distorta delle elezioni presidenziali azere dello scorso mese, attribuendomi tra l'altro un ruolo che non mi appartiene. Sarebbe bastata una conversazione con il sottoscritto per chiarire meglio il tutto, evitando così di avanzare insinuazioni sulla mia integrità personale. Sono stato a capo della missione di osservazione elettorale del Parlamento Europeo, composta da 7 deputati di diversi partiti e paesi. Erano presenti a Baku altri 59 deputati appartenenti ad altre due missioni ufficiali, quella dell'Osce e quella del Consiglio d´Europa. L´osservazione a breve termine ha un mandato molto ristretto. Deve verificare il rispetto delle procedure, la segretezza del voto, la presenza di intimidazione o coercizione degli elettori, l'assenza di propaganda nei seggi, la regolarità degli scrutini e così via.
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Il Mattino, 9 nov. 2013
di Mariano Fellico
“La responsabilità per inquinamento da rifiuti tossici nell’area a nord di Napoli – ha chiosato l’europarlamentare Pino Arlacchi – è anche europea perché a essere versate sui territori oggi gravemente danneggiati sono state sostanze provenienti da tutta Europa. E’ quindi giusto che l’azione di bonifica e riparazione sia fatta propria dall’Unione europea”
“La frutta e la verdura non sono contaminate”. Lo ha affermato con fermezza il commissario alle Bonifiche Mario De Biase durante il convegno di ieri sera sull’annoso problema delle bonifiche del territorio e sull’inquinamento. Incontro organizzato da Giuliano Morlando dell’associazione BigBang SmartSud – Ecomafie. Con lui erano presenti l’europarlamentare Pino Arlacchi, la deputata del Pd Giovanna Palma, i consiglieri regionali Raffaele Topo e Antonio Amato, il pubblico ministero Luca Musto. Una sala gremita, quella dell’istituto dei Fratelli Maristi di Giugliano, dagli esponenti dei comitati ambientalisti e da semplici cittadini che hanno più volte criticato l’attuazione delle bonifiche. “Ci sono 2000 ettari di terreno agricolo inquinato – ha sottolineato De Biase – e il nostro operato è iniziato sotto traccia nel 2010 e per due anni abbiamo effettuato i controlli. Per evitare il possibile disastro ambientale nel 2064 con il percolato che va nelle falde acquifere bisogna capire prima come agire. Su 220 pozzi controllati 96 sono risultati tutti altamente contaminati da sostanze cancerogene”. Sulla frutta e gli ortaggi è stato chiaro: “Strano che non siano stati effettuati controlli in passato, controlli scientifici che mi risulta non siano mai stati effettuati non solo a Giugliano ma sull’intero territorio nazionale. Le analisi effettuate dall’Istituto Superiore della Sanità sulla frutta e sugli ortaggi ha escluso la presenza di contaminazioni”.
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l'Unità, 10 novembre 2013
L'analisi di Pino Arlacchi
Un nuovo pentito ha dichiarato che nel 1992 Cosa Nostra aveva deciso di uccidere anche Claudio Martelli e Giulio Andreotti. Si tratta di una non notizia perché il fatto è noto non solo agli esperti, ma anche al largo pubblico. Ma c'è chi l'ha riciclata senza battere ciglio e sotto il titolo di "trattativa Stato-mafia".
È lo stesso pentito, invece, a dire che la trattativa non è mai esistita perché c'è stato qualcosa di molto più grave: la collusione costante e profonda tra un pezzo delle istituzioni e la mafia siciliana.
Gli anni della cosiddetta "trattativa" sono stati in realtà quelli dello scontro epocale, al calor bianco, tra la rete di protezione politica che aveva garantito impunità secolare a Cosa Nostra da un lato, e nuove forze della società civile e delle istituzioni della sicurezza emerse lungo gli anni 80, dall'altro.
La battaglia decisiva si è svolta nel biennio '92-'93, ma dentro di essa c'era anche una crudele resa dei conti tra Cosa Nostra e i suoi massimi protettori nella politica, nell'economia e nello Stato.
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6 novembre 2013
Considerando che:
— nel marzo 2007 fu scoperta una mega discarica abusiva a Bussi sul Tirino, contenente migliaia di metri cubi di sostanze tossiche interrate, situata nei pressi del polo chimico e a meno di 20 metri di distanza dalla sponda destra del fiume Pescara;
— nella stessa zona furono successivamente scoperte altre tre discariche, ugualmente estese e pericolose;
— l'intera area, per complessivi sette ettari e mezzo, è attualmente sotto sequestro;
— secondo gli studi condotti dall'Ispra, si stima un danno ambientale di 8,5 miliardi;
— secondo le associazioni ambientaliste i valori di cloroformio, tricloroetilene, diclorometano e tetracloruro di carbonio presenti nella falda acquifera superano di migliaia di volte i limiti stabiliti per legge; inoltre, sarebbe stata accertata la presenza di diossina;
— per decenni, e fino al 2007, circa 500 mila cittadini della Val Pescara avrebbero utilizzato e bevuto acqua inidonea al consumo umano;
— per la bonifica occorrono circa 600 milioni di euro, mentre ve ne sono 50 milioni, messi a disposizione dal governo;
— l'area interessata si trova nel mezzo di numerosi siti rientranti nella rete Natura 2000.
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(Ansa) - Catanzaro, 31 ott.2013 - ''Dopo circa vent'anni, un'importante battaglia per la legalità e per la difesa dei diritti umani è stata vinta''. Lo dichiara in una nota l'eurodeputato Pd Pino Arlacchi, in merito all'iniziativa dell'amministrazione comunale di Cotronei che ha proceduto al recupero di terreni e fondi danneggiati dal pascolo abusivo.
Arlacchi due anni fa, dopo una serie di sopralluoghi nelle zone interessate dal pascolo selvaggio, aveva presentato un'interrogazione sul tema alla Commissione europea.
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Pechino, 30 ott. 2013
"Guerre, genocidi, massacri, minacce terroristiche, ambientali, migratorie. I media bombardano incessantemente i cittadini senza preoccuparsi di distinguere, articolare i discorsi, pesare i messaggi, e riflettere sugli effetti ultimi dei loro allarmi. Il risultato ultimo di questa isteria è la diffusione del senso di impotenza, se non del cinismo e dell’indifferenza su quanto accade nei luoghi più sfortunati della terra. Nonché l’idea di una grande vulnerabilità nei confronti di eventi fatali come gli attentati terroristici.
In Cina, dopo aver partecipato al Forum internazionale sulla corruzione globale, ho visitato le principali università cinesi dove ho presentato il mio studio sul declino delle guerre "L'inganno e la paura", appena tradotto in cinese.
L'occasione è stata quella di discutere con gli studenti dell’inganno di cui siamo vittime nel momento in cui ci convinciamo di vivere in un’epoca sempre più caotica, dove le forze del male imperversano senza freni".
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Thursday, 24 October 2013 - Strasbourg
Debate
Pino Arlacchi (S&D ), in writing . − According to the International Organisation for Migration, since 1993, more then 20 000 persons died at sea. I believe that Lampedusa should be a turning point for Europe and that the only way to prevent another tragedy is to adopt a coordinated approach based on solidarity and responsibility, with the support of common instruments. The EU should do everything possible to save the lives of people in danger. For this reason with this resolution we welcome the intention of the European Commission to establish a task force on the issue of migratory flows in the Mediterranean.
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