Il Quotidiano della Calabria, 21 dic. 2013
di Pino Arlacchi
Caro Direttore,
chi volesse toccare con mano il paradosso della povertà in mezzo alla ricchezza non dovrebbe fare altro che trascorrere qualche tempo nella estrema punta italica, dalle parti di Melito Porto Salvo, undicimila abitanti, il comune più a Sud della Calabria. Comune povero, reddito pro-capite metà del valore nazionale, sciolto per mafia, ma circondato da ricchezze di possibile grande rilievo.
La ricchezza del territorio intorno a Melito è potenziale, è vero, ma non è virtuale, intangibile. Basta volare un po’ alto, non vedere i dettagli, non soffermarsi troppo a pensare, per essere quasi sopraffatti dalla sua concretezza. Parliamo di un microclima straordinario, dolcissimo, generato dalla protezione che l’ Aspromonte assicura dai venti dello Stretto di Messina, che consente la produzione del prezioso bergamotto. C’è poi un paesaggio spettacolare, con la grande montagna dietro le spalle e la Sicilia e l’ Etna proprio di fronte. Cui bisogna aggiungere uno Jonio “colore del vino”, limpidissimo, evocativo, tenuto sempre giovane dalle correnti. Un mare dei Greci che basta osservare un po’ per “sentirne” la centralità nella storia dell’Occidente. Accompagnato da una archeologia strepitosa e da un catalogo di beni culturali di prima grandezza.
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16 dicembre 2013
L'attuale crisi economica e finanziaria sta fortemente ostacolando la capacità dell'UE di mantenere la sua competitività in numerosi settori fondamentali. Il trasbordo marittimo, a causa del suo carattere globalizzato e volatile, è tra i settori più colpiti.
Inoltre, le condizioni commerciali favorevoli nei porti dell'Africa settentrionale stanno aggravando notevolmente il rischio di marginalizzazione dei porti europei, specialmente i porti del Mediterraneo che sono geograficamente più esposti alla concorrenza dei porti extra UE. Una percentuale significativa delle merci che entrano oggi nell'UE è trasbordata attraverso porti extra UE del Mediterraneo e si prevede che tale tendenza continuerà ad aumentare, in particolare alla luce del recente costante aumento delle dimensioni delle navi. La sicurezza della fornitura di merci nei paesi dell'UE è inoltre messa a rischio dalla pericolosa dipendenza da porti nodali extra UE.
Per tale motivo è necessario migliorare il livello complessivo dei porti dell'UE di modo che corrisponda a quello dei porti extra UE mediante la creazione di «zone economiche speciali», che si sono dimostrate lo strumento più efficace per sostenere i porti di trasbordo extra UE e la logistica e le aree industriali connesse.
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Tg 3 Calabria,13 dic. 2013, edizione delle 19.30
Pino Arlacchi: "Dobbiamo assolutamente affrontare il problema principale che è il retro-porto... Creare un progetto e realizzarlo. Sono dieci anni che si parla del retro-porto di Gioia Tauro, non si è fatto neppure un progetto".
Gli Stati Generali
Il Quotidiano della Calabria, 14 dic. 2013
di Michele Albanese
GIOIA TAURO - Gli “Stati Generali del Porto” seconda edizione. Un appuntamento ormai fisso quello voluto dall’eurodeputato del Pd Pino Arlacchi che è divenuto l’unico elemento di coordinamento di una delle risorse strategiche del Mezzogiorno e del sistema paese. Una realtà che purtroppo continua lontana dall’attenzione del Governo nazionale. Arlacchi si sostituisce a quella che era fino a qualche tempo fa era competenza della Presidenza del Consiglio. Fa quello che può l’europarlamentare mettendo il dito sulle piaghe delle tante cose da fare per rendere sempre più attraente lo scalo e l’area retro portuale. A cominciare dall’istituzione della Zes ( la Zona Economica Speciale) proposta all’unanimità dal Consiglio Regionale, ma ancora ferma alla discussione presso la Commissione Attività Produttive del Senato.
«Uno strumento a costo zero capace di incentivare lo sviluppo» ha ricordato l’Amministratore Delegato di Mct Domenico Bagalà e per la quale Arlacchi ha annunciato un’interrogazione sottoscritta insieme ad altri 10 parlamentari europei. Manca l’attenzione dello Governo e per questo si pensa ad azioni di pressione istituzionali. Tutti d’accordo sulla Zes il cui iter è estremamente complesso.
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Rimpatriati 400 bersaglieri che non saranno sotituiti: riduzioni in tutti i contingenti La produzione di oppio aumentata del 50% rispetto al 2012. Arlacchi: "Quanti soldi sprecati"
Il Piccolo
di Pierpaolo Garofalo, 5 dic. 2013
La presenza militare internazionale in Afghanistan si assottiglia ogni mese di più e, parallelamente, in barba ai comunicati ufficiali della missione a guida Nato, l'Isaf (International Security Assistance Force) e dei suoi contingenti nazionali il potere dei talebani si rafforza. Così come quello della galassia dei "signori della guerra" e "signori della droga", che spesso coincidono. Entrambe le circostanze accadono anche nel Settore Ovest della missione, a comando italiano. In questi giorni hanno lasciato il Paese, consegnando all'esercito afgano le basi avanzate di Farah e Bala Balouk, circa 400 bersaglieri del 6.o Reggimento di Trapani. I "fanti piumati" non saranno rimpiazzati, come previsto dal ridimensionamento e dalla riconfigurazione dell'impegno internazionale e tricolore nella nazione asiatica: da "combat" e supporto operativo sul terreno a sostegno alla pianificazione, intelligence e addestramento.
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Abruzzoweb.it, 29 nov. 2013
Maria Falcone: ''La mafia un problema europeo''
Pino Arlacchi: ''Sconfitta quella che sfidava lo Stato''
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(ANSA) - L'Aquila, 29 nov. 2013 - "Il colpo che Giovanni Falcone, insieme a Paolo Borsellino, ha inferto a Cosa Nostra è stato decisivo. La mafia terroristica, la mafia del sangue e della violenza è stata sconfitta. Purtroppo, però, sopravvive sotto forme più insidiose, ma ha dovuto rinunciare al suo progetto di sfida diretta allo Stato". Così Pino Arlacchi, sociologo, ex Vice Presidente della Commissione Antimafia ed ex Vice Segretario Generale ONU, all'Aquila al Convegno "Che cosa significa essere europeo? Giovanni Falcone e il contributo dell'Italia alla legalità internazionale"
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(AGI) - San Giovanni Teatino (Chieti), 30 nov. - E' stato inaugurato nel pomeriggio dall'on. Pino Arlacchi, europarlamentare e gia' vicesegretario dell'Organizzazione delle nazioni unite (Onu), il servizio di comunicazione istituzionale attraverso il QR-code, la tecnologia innovativa che permette ai telefonini di nuova generazione di collegarsi direttamente ad un sito specifico puntando semplicemente l'obiettivo della fotocamera su un quadratino posizionato in diversi punti della citta'. Il "taglio del nastro" virtuale e' stato fatto in piazza San Rocco, dove il QR-code e' stato posizionato lungo il marciapiede che costeggia corso Italia.
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Salernonotizie.it, 27. nov. 2013
«La barbara intimidazione al Sindaco De Luca è l'ennesimo segno di degrado della politica italiana. Perché la sua matrice è chiaramente politica, ed è connessa al tentativo di linciaggio mediatico e politico del Sindaco messo in atto subito dopo la celebrazione del Congresso PD di Salerno». Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, europarlamentare PD che ha ospitato De Luca a Bruxelles per un evento dedicato al Sud che funziona.
«I risultati del Congresso hanno confermato la grande forza di De Luca. I suoi consensi nel partito e nella società civile sono legati a fatti la cui dura verità infastidisce molti benpensanti, anche interni al PD stesso», prosegue Arlacchi.
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Bruxelles, Oct. 24th, 2011
by Pino Arlacchi
The media constantly bombard the public with all sort of threats: the terrorist threat, the environmental threat, criminality, immigration and epidemics, without bothering to distinguish, clarify the context, weigh the messages and be responsive on the ultimate effects of their alarms. The ultimate result of this hysteria is the spreading of a sense of powerlessness, if not cynicism and indifference about what happens in the most unfortunate parts of the earth. Not to mention the idea of a great vulnerability to lethal incidents such as terrorist attacks. Yet, both domestic and international terrorist events are in sharp decline.
I publish for the readers of my site the report Myth and Reality of the Global Terrorist Threat (.doc)
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