SALINE
L’eurodeputato con Gullì, Romeo e De Gaetano
Il Quotidiano della Calabria, 20 nov. 2013
INSIEME all’eurodeputato Pino Arlacchi per discutere dello sviluppo dell'area grecanica, delle sue attività, delle sue potenzialità e della programmazione comunitaria 2014-2020, che serva da rilancio del territorio. Questo il significato della due giorni del sociologo e politico nella terra della bassa Calabria. Arlacchi, calabrese originario di Gioia Tauro,
già presidente dell'associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata, è stato tra gli artefici della strategia antimafia italiana negli anni ‘90, nonché autore del progetto Dia. Durante i suoi incontri ha parlato del progetto “Magna Grecia” da lui già elaborato e redatto, è già alle valutazioni degli organi europei preposti e che mira a rilanciare l'intero territorio puntando ad un'importante azione di recupero, ripristino, e valorizzazione dei piccoli centri rurali e lo ha fat-
to parlando ai tanti amministratori ed ex amministratori dell'area che ha voluto incontrare.
Due giorni intensi quelli trascorsi dall'europarlamentare Arlacchi, in un'area geografica certamente nobile della provincia ma devastata dalle scelte scellerate dei governi passati e fino ad oggi alla mercede di una classe politica avventuriera ed improvvisata,
distante dal servizio e dalla passione verso la collettività – vedi Liquilchimica, vedi Ogr di Saline. Accompagnato da Giu-
seppe Gullì, già sindaco di Montebello e membro della costituente del Partito Democratico, il parlamentare europeo ha
visitato Melito Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi, Roghudi e Montebello, con la promessa di tornare per alimentare un dibattito sul tema della democrazia e della legalità, considerato che dei 5 comuni visitati, tre risultano sciolti dal Ministero degli Interni per infiltrazione mafiosa.
Durante l'incontro a Saline, promosso da Giuseppe Gullì e al quale hanno preso parte anche il segretario provinciale Seby Romeo ed il consigliere regionale Nino De Gaetano, oltre al sindaco di Motta San Giovanni Paolo Laganà, unitamente ad altri rappresentanti delle istituzioni, è scaturito forte il bisogno di stanare la politica in direzione della chiarezza sulle problematiche del territorio. «L'area grecanica ha bisogno di sviluppo, di lavoro, di nuove prospettive di crescita abbinate agli atavici ed annosi problemi di sanità, trasporti, agricoltura, rifiuti, viabilità, ma ha bisogno soprattutto di chiarezza, chiarezza che deve essere indicata senza incertezze e senza la benché minima ombra di ambiguità o titubanza - è stato detto durante l’incontro - Il futuro dell'Area Grecanica passa dalla voglia e dall'impegno di fare che le diverse energie presenti nel territorio vogliono mettere in campo attraverso principi di legalità e partecipazione per aprire una nuova fase»