24 gen. 2010
Pino Arlacchi, ex-vicesegretario generale dell’ONU ed europarlamentare di Italia dei Valori, ha incontrato nei giorni scorsi a Mosca alcune delle massime autorità della Federazione Russa, assieme ad esponenti di organizzazioni non-governative e parlamentari impegnati in attività umanitarie, antidroga e antimafia.
Arlacchi è stato invitato dal governo russo e la sua visita è stata organizzata da Viktor Ivanov, ministro e direttore dell’Agenzia Antinarcotici della Federazione Russa. Tra gli altri, Arlacchi ha incontrato il Presidente del Parlamento russo, Boris Gryzlov, il ministro degli Affari Esteri Sergei Lavrov e il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale Nikolai Patrushev.
Argomento principale dei colloqui è stata la necessità di un nuovo approccio al problema della produzione di droga in Afghanistan.
«L’eroina di provenienza afghana - ha sottolineato Pino Arlacchi - rifornisce il mercato europeo e quello russo. Il numero dei tossicodipendenti russi eguaglia ormai quello dell’Europa Occidentale: 1 milione e mezzo di persone. È venuto perciò il momento di creare una alleanza tra Russia ed Unione Europea per inserire il tema dell’eliminazione della produzione di oppio tra le priorità della comunità internazionale in Afghanistan e nella regione.
È possibile portare a termine il piano che ho iniziato nel 1997 per eliminare l’oppio afgano attraverso lo sviluppo di produzioni alternative. Oggi ci sono le risorse. Basterebbe destinare a questo scopo una parte modesta del milione di euro che l’UE spende ogni anno in Afghanistan per l’aiuto non-militare».