L'eurodeputato, Rapporteur per il Pe sulla Nuova strategia dell'UE in Afghanistan: “Gli attentati sono una dimostrazione da parte dei talebani che gran parte della propaganda di questi ultimi mesi sulla sicurezza migliorata dell’Afghanistan non ha molta ragione di esistere”.
Fra pochi anni l’Ue potrebbe pentirsi delle scelte che sta facendo nei confronti della Turchia: è giunto il tempo di rimuovere una volta per tutte gli ostacoli posti alla sua adesione. Lo stesso discorso vale per la Serbia, un paese che avrebbe già dovuto far parte del club europeo da molti anni. E’ quanto sostiene in un’intervista a “Nova” Pino Arlacchi, eurodeputato del Partito democratico italiano, membro della commissione Esteri ed ex vice segretario generale delle Nazioni Unite. Di ritorno da una missione in Turchia, Arlacchi racconta di avere avuto “un’ottima impressione” del paese.
«Dobbiamo sostenere con ogni forza l’intervento della Turchia quale mediatore nello scacchiere afgano; premere su Ankara perché funga da facilitatore privilegiato di una soluzione pacifica dell’interminabile guerra: ne ha le possibilità». L’europarlamentare Pino Arlacchi, già Relatore del Rapporto Ue per la stabilizzazione del Paese asiatico e appena rientrato dalla nazione di Ataturk, è deciso nell’indicare quella che ritiene l’unica opzione realistica per tentare una svolta nella pluridecennale crisi. Lo fa mentre a Kabul continuano a piovere razzi sulla Loya Jirga, la Grande Assemblea di 2mila delegati, specie capi tribali, che dovrebbe consigliare il presidente Karzai su un accordo strategico con gli Usa e i passi da compiere nel processo di pace.
Dialogo con l'opposizione armata e i talebani. Di questo tema discute oggi la Loya Jirga, la grande assemblea consultiva afgana formata da oltre 2000 delegati. "E' un passaggio fondamentale per la crescita della democrazia nel Paese", sottolinea Pino Arlacchi, europarlamentare ed estensore del rapporto sulla nuova strategia dell'Ue per l'Afghanistan. Un rapporto in cui Arlacchi denuncia, pero', la grave dispersione dei fondi - anche europei - destinati al Paese.
Pino Arlacchi, Criminologo internazionale, ex direttore della UNDCCP, racconta i risultati raggiunti all'International Forum on Crime and Criminal Law in the Global Era, che si e' tenuto a Pechino ad ottobre.
Pechino, 15 nov. - “La Cina non ha nessuna voglia di seguire gli Stati Uniti nella visione che gli Usa hanno del terrorismo e che cercano di esportare altrove”: il parlamentare europeo Pino Arlacchi, criminologo internazionale, ex direttore della UNDCCP (ufficio dell’ONU per il controllo delle droghe e la prevenzione della criminalità organizzata) racconta così i risultati raggiunti all’International Forum on Crime and Criminal Law in the Global Era, che si è tenuto a Pechino alla fine di ottobre.
“La cultura della legalità per tracciare la strada dello sviluppo”, questo il tema del Convegno che si è svolto nella Sala delle Conferenze del Comune di Cotronei. Un incontro importante voluto fortemente dall’amministrazione Comunale, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le giovani generazioni ad avere rispetto delle istituzioni e di ciò che concerne lo status di cittadino. Una sala delle Conferenze gremita che ha visto l’intervento di ospiti rappresentanti realtà diverse. Al tavolo tecnico, dopo i saluti del sindaco Nicola Belcastro, gli interventi del Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico, l’onorevole Pino Arlacchi, il Parroco di Cotronei Don Francesco Spadola e Dino Romano, presidente Assindustria Crotone, Raffaele Portaro, Presidente Associazione provinciale allevatori e Gaetano Potenzone, presidente Cooperativa A.O.C.
«L'ex presidente afghano Burhanuddin Rabbani non meritava questa fine. Nonostante fosse un anti-talebano per formazione e carriera politica, aveva capito che la soluzione in Afghanistan è soltanto in un'apertura delle trattative e nella formazione di un governo internazionale». Lo ha detto a Radio 24Pino Arlacchi, vicepresidente della Delegazione del Pe per le Relazioni con l'Afghanistan.
[…] Giampaolo Musumeci: Come si fa a costruire un terrore, una paura del diverso? Pino Arlacchi: "Innanzitutto amplificando la diversità, amplificando i problemi di convivenza con culture e società, ideologie e valori diversi. Purtroppo è diventata una industria di grandi dimensioni che è riuscita
a farci pensare che viviamo in un mondo dove aumentano i conflitti, dove aumenta la violenza, dove cresce la criminalità, mentre in realtà avviene esattamente il contrario […]
Agropoli, Convegno sui Fondi Europei - 11 lug. 2011
Fondi Europei, Pino Arlacchi: "Mettere in pratica regole di buona amministrazione per far tornare ai cittadini i fondi sotto forma di i progetti finanziati, opere pubbliche, contributi allo sviluppo [...] Occorre associarsi e denunciare con grande forza ingiustizie e storture".
Segui l'intervista all'europarlamentare Pino Arlacchi su CilentoChannel.it
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Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020
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L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020
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