Il Mattino, 29 nov. 2012
di David Carretta
BRUXELLES. «Un grande progetto di esplosione turistica della città». Il sindaco Vincenzo De Luca ieri ha presentato al Parlamento europeo il «Waterfront di Salerno», l'iniziativa con cui intende rilanciare la «trasformazione urbana e la rinascita produttiva della città». C'è la necessità di «far conoscere» in Europa ciò che stiamo facendo, dice De Luca. Ma il viaggio a Bruxelles ha «un obiettivo preciso: intercettare risorse, per lo meno nella misura di settanta milioni di euro, per completare il nostro fronte-mare».
All'incontro organizzato dall'europarlamentare Pino Arlacchi, e a cui ha partecipato il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, l'interesse c'è. Davanti a deputati, funzionari della Commissione e lobbisti, De Luca ha mostrato ciò che dovrebbe essere realizzato nei due chilometri che andranno dalla futura piazza della Libertà a piazza della Concordia. I 70 milioni servono per le infrastrutture, come l'interramento del lungomare. Il sindaco parla di altri 250 milioni di investimento pubblico-privato, che dovrebbe creare 5.500 posti di lavoro per tre anni. Il Waterfront e l'economia del mare sono «un progetto vitale per Salerno. Altrimenti di cosa vive la città?» dice De Luca.
Tra porto, aeroporto, ferrovia e metropolitana, Salerno può diventare «la città infrastrutturale più avanzata d'Italia». A condizione, però, che si ragioni «in termini di sviluppo e non di clientela politica». Durante il dibattito non mancano alcune stoccate politiche: il sindaco attacca la Regione Campania per la decisione «demenziale e assurda» di costruire un fronte-mare a sud di Salerno. Pino Arlacchi critica il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, perché «se facesse il dieci per cento di quello che ha fatto Salerno, la situazione sarebbe completamente diversa».
Le risorse finanziarie rimangono il grande problema per il Waterfront. De Luca punta soprattutto alla progettazione 2014-2020, che prevede «un 5 per cento di risorse destinate direttamente alle città, senza il passaggio regionale». Ma vuole anche «intercettare qualche finanziamento» del periodo 2007-2013. «La Commissione ci ha detto che è possibile ampliare la dote finanziaria dei grandi progetti che la Regione Campania ha presentato» spiega il sindaco. E, paradossalmente i ritardi regionali potrebbero essere un vantaggio per Salerno. «La regione ha necessità di incrementare la spesa europea e noi abbiamo progetti pronti a essere messi a gara» dice De Luca.
Il sindaco ha candidato Salerno ad essere un modello per altre realtà italiane e europee. «Siamo una pratica amministrativa di eccellente livello per la qualità della progettazione. Non ho esempi di un fronte di mare così bello e ricco di opere di architettura contemporanea» spiega De Luca, ricordando la «capacità di trasformare i progetti in cantiere non appena c'è la disponibilità finanziaria».
A Bruxelles, guardando le slide del Waterfront, c'è chi evoca Dubai. Ma Dubai è anche il caso tipico di bolla immobiliare che ha portato alla bancarotta. «Tutto quello che facciamo è funzionale a un obiettivo produttivo, non speculativo» risponde De Luca. Il sindaco cita i 150mila sbarchi da navi da crociera, la rinascita del Teatro Verdi, i 2 milioni di visitatori per Luci d'Artista e il turismo eno-gastronomico in crescita: Salerno dimostra la «voglia di combattere senza lamentazione» e la capacità di «costruirsi il futuro con il proprio lavoro».