Nelle ultime settimane denunciate dieci persone di una sola famiglia
La Gazzetta del Sud - Crotone, 25 giu.2011
di Giuliano Carella
Giro di vite sul pascolo abusivo lamentato dai tanti piccoli possessori di terreni di località Rivioti a Cotronei. Da qualche settimana, infatti, c'è l'intervento congiunto dello Stato e della Commissione europea per sanzionare e, al tempo stesso regolamentare l'allevamento di mandrie miste di bestiame. Allo scopo di fare il punto sugli interventi di contrasto attivati nel merito, si sono incontrati ieri mattina in Prefettura l'europarlamentare del Pd Pino Arlacchi e il prefetto Vincenzo Panico. I due sono stati a confronto, a tu per tu, per circa un'ora. Arlacchi e Panico hanno discusso delle iniziative intraprese per ricondurre alla normalità questa pratica anomala che, su quei circa 500 ettari di terreno (per lo più coltivati ad uliveto), va avanti da oltre 10 anni.
«È terminata l'era dell'impunità per chi calpestava e disprezzava i diritti elementari dei cittadini in questo pezzo d'Europa e dello Stato», ha spiegato il parlamentare europeo nativo di Gioia Tauro. «Nelle ultime settimane – è entrato poi nel merito l'onorevole Arlacchi – vi sono state dieci denunce, tutte a carico di un unico gruppo famigliare». Arlacchi ha poi parlato di frodi comunitarie consistenti sulle quali ha già attivato l'intervento dell'Olaf, l'Ufficio europeo per la lotta antifrode. L'intervento dell'organismo di controllo della Commissione europea, l'europarlamentare, lo aveva sollecitato lo scorso 8 giugno, fra le righe di un'interrogazione parlamentare. «Grazie agli accertamenti effettuati – ha proseguito Arlacchi – su queste persone si abbatteranno adesso una serie di provvedimenti sanzionatori e repressivi che metteranno la parola fine alla prassi illegale».
La Prefettura, ieri, ha divulgato una nota, a firma del capo di gabinetto Roberto Micucci, in cui si è constatato: «Il limitato effetto deterrente del sistema penale in materia, in quanto, i rarissimi procedimenti penali instaurati davanti al giudice di pace su querela di parte si sono finora conclusi con l'irrogazione di sanzioni pecuniarie». «Dall'inizio del 2010 ad oggi – ha sottolineato la Prefettura – la questione è stata più volte approfondita in sede di riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia, nonché nell'ambito di incontri avuti col sindaco pro tempore di Cotronei, con l'Asp di Crotone e alcune associazioni locali di allevatori».
In tali circostanze, ha specificato ancora il capo di gabinetto, sono stati pianificati una serie d'interventi (maggiore vigilanza, verifica del rispetto delle norme igienico-sanitarie, monitoraggio sul rispetto della normativa fiscale, fattibilità del sequestro delle mandrie vaganti e la successiva distruzione). La Prefettura ha quindi reso noto: «L'Arma locale ha eseguito, dal febbraio 2010, oltre 150 servizi automontati, ricorrendo inoltre all'applicazione di un'ordinanza sindacale del 2001 di divieto di pascolo per denunciare ex art. 650 i contravventori». Inoltre, dagli accertamenti compiuti tra il 2010 e il 2011 è emerso che «il fenomeno è riconducibile in gran parte a soggetti di uno stesso gruppo familiare».
Dieci sono infatti le persone denunciate (8 delle quali appartenenti ad un unico gruppo famigliare) per diverse violazioni al codice penale: articolo 650 (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità), articolo 636 (introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui) e articolo 635 (danneggiamento). «In particolare – ha specificato al riguardo Micucci – nel marzo scorso, il Corpo forestale dello Stato ha localizzato circa 200 caprini al pascolo deferendo all'Autorità giudiziaria 5 allevatori, di cui 4 appartenenti al predetto gruppo familiare, per pascolo abusivo su fondo pubblico, contestando anche il concorso di persone». «Il Corpo forestale dello Stato è giunto al deferimento all'Autorità giudiziaria di un soggetto per le ipotesi di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche dell'Ue e per falsità materiale».