26 settembre 2013
L’Unione Europea finanzia lo stato del Marocco con decine di milioni di euro all’anno per controllare e gestire al meglio i flussi migratori verso l’Europa. Il Marocco è, infatti, una delle vie di passaggio più importanti della migrazione clandestina in Europa per chi viene dall’Africa subsahariana. La maggior parte dei migranti arriva in Marocco attraverso i confini con l’Algeria, il Niger, il Mali o in mare dalla Mauritania in fuga da guerre civili o povertà estrema. Un rapporto pubblicato recentemente da «Medici senza frontiere» sottolinea però come la polizia marocchina violi continuamente i diritti umani dei migranti con un aumento costante di abusi, comportamenti degradanti e brutalità, nonché un livello intollerabile di violenze sessuali. Anche se è impossibile determinare la reale portata di questa violenza, i dati di MSF rivelano una situazione allarmante: dal 2010 al 2012, MSF ha prestato assistenza a 700 vittime di violenza sessuale. Sempre stando al rapporto, quando giungono segnalazioni di migranti in viaggio per mare, la guardia costiera spagnola, il più delle volte, riconsegna la nave alle autorità del Marocco.
Read more...
10 luglio 2013
TNT Express Italy è parte di TNT Express N.V., multinazionale olandese che opera nel settore dei servizi di trasporto espresso, fornendo a livello globale soluzioni di consegna. L'azienda dispone di un network nazionale con 117 filiali dislocate in molte regioni, 14 hub, 5 servizi clienti e oltre 1 200 TNT point, e garantisce occupazione a circa 3000 dipendenti.
Lo scorso 10 giugno TNT Express ha annunciato un piano di riorganizzazione aziendale per fare fronte al perdurare della crisi economica. Il predetto piano prevede di far confluire le attività operative delle filiali più piccole in strutture di dimensioni maggiori, comportando, così, 854 esuberi e la chiusura di 24 filiali tra il 2013 e il 2014. Lo scorso 28 giugno e 2 luglio lavoratori e sindacati hanno organizzato due giorni di scioperi di protesta.
Read more...
11 giugno 2013
ENI, Shell e altre otto compagnie hanno avviato le procedure per iniziare trivellazioni marittime che interessano in particolare le coste dei comuni dell'alto Cosentino e del Mar Jonio, tra il Golfo di Taranto e quello di Sibari. Tali procedure stanno suscitando la ferma opposizione delle popolazioni locali, in quanto queste aree hanno una spiccata vocazione turistica e sono incompatibili con qualsivoglia tipo di attività estrattiva in mare.
Read more...
26 giugno 2013
Il decreto legislativo 164/2000 e le relative norme di attuazione regolamentano in Italia il servizio della distribuzione di gas naturale. Questo servizio è affidato tramite gara ad una singola impresa, per un massimo di 12 anni, in un regime di monopolio legale territorialmente limitato. L'assegnazione delle concessioni è prevista mediante gara unica in ciascuno dei 177 ambiti territoriali minimi (ATEM).
Le disposizioni che regolano la materia sembrano essere particolarmente vessatorie per i comuni italiani e sono in palese violazione dell'ordinamento dell'UE dal momento che la possibilità per una impresa ivi stabilita di partecipare alla gara unica è fortemente limitata se non addirittura impossibile.
I comuni infatti non possono bandire la gara singolarmente né stabilire in autonomia canoni ed estensioni di rete. Essi perdono ogni potere sulla determinazione dei canoni concessori vengono scoraggiati dall'indire gare congiunte con ostacoli burocratici, procedure di gara farraginose e ingenti richieste di mezzi e garanzie finanziarie. Ciò risulta tanto più evidente se si pensa che ad oggi nessuna gara d'ambito è stata espletata e gli attuali gestori, le cui concessioni sono scadute, continuano a gestire il servizio in regime di proroga legale.
Read more...
26 giugno 2013
Considerato che la Regione Campania, mediante decreto n. 156 del 31 dicembre 2012, pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale n. 19 dell’8 aprile 2013, subordina la possibilità per i cittadini campani di accedere a determinate prestazioni sanitarie presso strutture o professionisti operanti in regioni confinanti con la Campania, alla previa acquisizione di un’autorizzazione dell’Azienda sanitaria locale di appartenenza;
Read more...
30 mag. 2013
La decisione del Consiglio europeo di porre fine all'embargo sulle armi nei confronti delle forze di opposizione siriane potrebbe avere conseguenze devastanti. Non esistono soluzioni semplici per fermare lo spargimento di sangue in Siria, ma di certo non lo è l'invio di ulteriori armi e munizioni. Il trasferimento di una maggiore quantità di armi in Siria non può far altro che aumentare il numero di morti fra i civili.
Nel febbraio 2012 la commissione di inchiesta delle Nazioni Unite sulla Siria ha riferito che i ribelli avevano commesso «crimini di guerra, compresi omicidi, esecuzioni extragiudiziali e torture»(1).
La risoluzione 2083 (2012) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite afferma che tutti gli Stati devono adottare misure per impedire la fornitura diretta o indiretta di armi e di relativi materiali ad Al-Qaeda e ad altri individui ed entità ad essa associati. Uno dei gruppi armati più potenti, Jabhat al-Nusra, è legato ad Al-Qaeda in Iraq.
Read more...
21 marzo 2013
In tutta la regione del Mediterraneo meridionale, i paesi della primavera araba in transizione si trovano ad affrontare gravi sfide politiche, economiche e sociali. Per questi paesi il recupero dei beni è una questione fortemente politica, poiché simboleggia il ripristino della giustizia e della responsabilità in nome della democrazia e dello Stato di diritto. Si tratta altresì di un'importante questione economica per i nostri vicini meridionali, in ragione del ruolo che tali fondi potrebbero svolgere, qualora restituiti in modo trasparente, nel contribuire alla ripresa economica.
La competenza effettiva per il recupero dei beni spetta innanzitutto agli Stati membri. In tale contesto l'UE svolge tuttavia un ruolo essenziale, che può rivelarsi decisivo. Le conclusioni dei copresidenti delle task force UE-Egitto e UE-Tunisia sottolineano tale aspetto, contenendo impegni ad intraprendere azioni concrete a livello di Unione e a rafforzare la cooperazione in materia. Nonostante la forte volontà politica dimostrata da tutte le parti interessate, rimangono molto limitati i risultati conseguiti dai soggetti impegnati in Egitto, Libia e Tunisia nel tentativo di recupero di beni acquisiti indebitamente.
Read more...
6 marzo 2013
Un nuovo rapporto pubblicato questo mese dalla Open Society Justice Initiative denuncia l'ampiezza del ricorso da parte della CIA alle extraordinary renditions - la pratica di rapire sospetti terroristi e trasferirli in paesi in cui si reputa che si torturino i prigionieri durante gli interrogatori. Secondo il rapporto, 54 paesi hanno partecipato al programma statunitense di detenzione segreta. In molti di questi paesi, lo stato di diritto è debole o inesistente, come in Afghanistan, Pakistan, Egitto, Malesia e Somalia. Ma ancora più allarmante è la collusione di democrazie più che mature come il Belgio, la Finlandia e la Danimarca, che, secondo il rapporto, hanno consentito alla CIA di utilizzare i loro aeroporti e il loro spazio aereo per i voli connessi alle operazioni di extraordinary rendition. Inoltre, la relazione afferma che Gran Bretagna, Italia, Germania e Australia hanno contribuito a interrogare uno o più sospetti e hanno permesso o attivamente contribuito al loro trasferimento verso paesi noti per torturare i prigionieri. Il Parlamento ha più volte ribadito la sua condanna delle pratiche di extraordinary rendition, le prigioni segrete e le torture.
Read more...
6 marzo 2013
Secondo dati raccolti dal database del governo britannico per il controllo delle esportazioni strategiche dal CAAT (Campagna contro il commercio di armi), il governo britannico sta vendendo armi di piccolo calibro e munizioni per milioni di sterline allo Sri Lanka, nonostante la disastrosa situazione dei diritti umani nel paese.
Infatti, le statistiche tratte dal database mostrano che l'anno scorso sono stati venduti al governo dello Sri Lanka articoli che vanno da fucili d'assalto e fucili a canna liscia a congegni di mira, fino a pistole e munizioni.
Tutto questo avviene nonostante che il Foreign Office britannico e del Commonwealth classifica ancora lo Sri Lanka come "paese a rischio" per le violazioni dei diritti umani. Il governo dello Sri Lanka è stato accusato della brutale repressione della minoranza tamil. Inoltre, in un aggiornamento di dicembre, il Foreign Office ha detto che la situazione dei diritti umani è stata caratterizzata da andamenti negativi.
Read more...
22 febbraio 2013
Il 22 gennaio Human Rights Watch ha pubblicato il rapporto "Restituiti al mittente: le riconsegne sommarie dall'Italia alla Grecia dei minori stranieri non accompagnati e degli adulti richiedenti asilo". Stando al rapporto, in più di un'occasione, i migranti arrivati clandestinamente sui traghetti provenienti dalla Grecia sulle coste italiane sarebbero stati respinti nel giro di poche ore senza che venissero prese in considerazione le richieste di asilo o lo status di minori. La mancanza di screening volti a identificare le persone bisognose di protezione nelle procedure della Polizia di frontiera italiana nei porti di Ancona, Bari, Brindisi e Venezia è in totale violazione dei principi del diritto internazionale. Il rapporto di HRW documenta anche le condizioni disumane di detenzione dei richiedenti asilo in Grecia. Una volta tornati indietro, infatti, i bambini migranti non accompagnati subiscono abusi e i richiedenti asilo sono esposti a condizioni di detenzione degradanti.
Read more...
|
|