Strasburgo, 18 mag. 2010
"Un'ulteriore perdita di credibilità dell'Italia in politica estera, pur essendo stato il primo paese a firmare e tra i primi a ratificare lo Statuto di Roma che ha dato vita alla Corte Penale Internazionale già in vigore dal 2002, non ha ancora adottato le leggi interne di attuazione." Lo hanno dichiarato oggi in una nota gli europarlamentari dell'Italia dei Valori, Niccolò Rinaldi e Pino Arlacchi, a margine di un dibattito al Parlamento europeo sull'"Adesione dell'Unione alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, Corte penale internazionale (Statuto di Roma).
"Anche su cause così importanti per la comunità internazionale, l'Italia - affermano - non da seguito a suoi slanci iniziali."