Marocco: espulsione eurodeputati, Schulz reagisca

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Intergruppo Sahara Occidentale chiede condanna presidente Pe

(ANSA) - STRASBURGO, 12 mar. 2013 - Che l'espulsione dei 4 eurodeputati da parte del Marocco lo scorso 6 marzo non passi sotto silenzio e venga apertamente condannata. E' questo cio' che chiede al Presidente del Parlamento Ue Martin Schulz l'Intergruppo Sahara Occidentale dell'eurocamera. Il 6 marzo 4 membri dell'Intergruppo, lo sloveno liberale Ivo Vaigl, gli spagnoli Vicent Ramon Garces, S&D, e Willy Meyer, sinistra unitaria, e la popolare svedese Isabella Lovin, venivano espulsi dalle autorita' marocchine all'aeroporto di Casablanca impedendo una visita che doveva portare i 4 nel Sahara occidentale per incontrare rappresentanti della popolazione locale, di organizzazioni internazionali e di Ong. ''Ho interrogato Schulz lunedi' all'inizio della seduta plenaria - ha spiegato oggi a Bruxelles in una conferenza stampa Marco Scurria, Pdl e Ppe - e' un atto grave perche' gli eurodeputati sono stati espulsi e considerati persone non grate, spiacevole che la risposta di Schulz sia stata vedremo, ci aspettavamo parole di condanna per quello che e' accaduto''.

Scurria ha proposto l'organizzazione ''di una delegazione ufficiale con in testa il Presidente del Parlamento per andare a vedere sul campo la situazione'' nel Sahara Occidentale.

Secondo Pino Arlacchi, Pd, S&D e vicepresidente dell'Intergruppo Sahara Occidentale, ''l'incidente non e' casuale e segnera' un inversione di rotta del Parlamento Ue e spero di tutta la Ue nei confronti del Marocco''. ''Non possiamo considerare - insiste Arlacchi - il Marocco un interlocutore serio e neanche come un paese che vuole modernizzarsi, ma per quello che è: una tirannide medioevale''. (ANSA)

 

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