Porti, Gioia Tauro, Arlacchi: "necessari accordi internazionali ad alto livello"

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(Adnkronos), 30 gen. 2011

A Gioia Tauro esiste anche il problema criminalità organizzata. Una soluzione a cui nei giorni scorsi ha fatto riferimento il parlamentare europeo Pino Arlacchi, originario della piana di Gioia Tauro ed ex consulente dell'Onu, è di riprendere il piano per la sicurezza che in passato era stato costituito proprio per far lavorare gli operatori in tranquillità. "Era stata creata -spiega- un'istituzione apposita per garantire la sicurezza degli scambi. Se esiste ancora, bisogna rivitalizzarla e creare un piano apposito con l'intervento costante delle forze di polizia e della magistratura".

Arlacchi mette però anche in guardia sul fatto che "la 'ndrangheta puo' anche diventare un alibi per non fare nulla". Inoltre propone di aprire il più possibile il mercato al mondo orientale e porta l'esempio della Grecia. "Ha fatto un accordo con i cinesi. La nuova flotta commerciale greca viene costruita in Cina, le merci cinesi vengono trasportate con le navi greche dandogli anche il Pireo, che è uno dei porti che fa concorrenza a Gioia Tauro come porto di riferimento. Ma Gioia Tauro -conclude- è superiore al Pireo per le caratteristiche tecniche".
 

 

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