Porto di Gioia Tauro: Governo ascolti grido di dolore

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(ANSA) - Catanzaro, 6 feb. 2010 - "Il Governo ha l'obbligo di rispondere alle richieste di aiuto dei portuali e di individuare misure per rilanciare la competitività del Porto". E' quanto afferma, in una nota, Pino Arlacchi, eurodeputato di Italia dei Valori.

"Il Governo ha l'obbligo - prosegue Arlacchi - di rispondere tempestivamente alle richieste di aiuto dei lavoratori del porto di Gioia Tauro e di individuare misure urgenti per rilanciare la competitività dell'area portuale. E' inconcepibile l'immobilismo di un esecutivo che profonde energie e risorse per sbandierare progetti faraonici come il Ponte sullo Stretto, ma si dimostra incapace di metter mani a una riforma seria e urgente del settore della portualità. La situazione di Gioia Tauro rischia di colpire in modo esiziale un settore vitale per il futuro di un intero territorio: un territorio nel qualche garantire occupazione e difendere posti di lavoro significa combattere efficacemente la mafia".

"La drammatica protesta dei lavoratori di Gioia Tauro - conclude Arlacchi - è anche e soprattutto un grido di dolore contro l'assordante silenzio del Governo". (ANSA).

 

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