Terremoto in Emilia-Romagna: Fondo di Solidarietà dell'Unione europea

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18 giugno 2012

L'agroalimentare è il comparto nel quale si sono registrati i maggiori danni derivanti dagli eventi sismici che hanno interessato il Nord-Est dell'Italia nelle ultime settimane.

Ad essere maggiormente colpite sono state in particolare l'Emilia-Romagna e la Lombardia, una delle principali arterie del sistema agroalimentare italiano, che concentra quasi il 50 % dell'intero fatturato del settore per un valore complessivo che sfiora i 60 miliardi di euro sui 127 dell'insieme del comparto nazionale.

I danni non sono riconducibili solo alle infrastrutture ma anche alle produzioni: in particolare, il danno economicamente più rilevante ha interessato i prodotti a lunga stagionatura e invecchiamento, in primis il Parmigiano reggiano, ma anche il Grana padano, l'aceto balsamico di Modena e il sistema vinicolo di qualità.

Le stime effettuate indicano un danno alle scorte e ai prodotti in stagionatura che si situa tra i 150 e i 200 milioni di euro.

Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, istituito con il regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell'11 novembre 2002, interviene per far fronte ai danni procurati da gravi calamità naturali all'economia di una o più regioni di uno Stato membro.

L'Italia sta ultimando la predisposizione del dossier per presentare alla Commissione, entro i tempi stabiliti dall'articolo 4 del citato regolamento, la domanda d'intervento del Fondo di solidarietà dell'Unione europea.

In considerazione dell'eccezionalità e della gravità della situazione, può far sapere la Commissione se parte delle risorse attivabili con il Fondo di solidarietà dell'Unione europea per le calamità naturali possano essere utilizzate per il risarcimento dei danni alle scorte di prodotti, oltre che per il risarcimento dei danni infrastrutturali?

E-006011/2012

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione

Articolo 117 del regolamento
Mario Mauro (PPE) , David-Maria Sassoli (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE) , Salvatore Caronna (S&D) , Carlo Fidanza (PPE) , Giancarlo Scottà (EFD) , Gabriele Albertini (PPE) , Roberta Angelilli (PPE) , Antonello Antinoro (PPE) , Pino Arlacchi (S&D) , Raffaele Baldassarre (PPE) , Francesca Balzani (S&D) , Paolo Bartolozzi (PPE) , Luigi Berlinguer (S&D) , Mara Bizzotto (EFD) , Mario Borghezio (EFD) , Rita Borsellino (S&D) , Antonio Cancian (PPE) , Sergio Gaetano Cofferati (S&D) , Lara Comi (PPE) , Silvia Costa (S&D) , Andrea Cozzolino (S&D) , Rosario Crocetta (S&D) , Francesco De Angelis (S&D) , Luigi Ciriaco De Mita (PPE) , Herbert Dorfmann (PPE) , Lorenzo Fontana (EFD) , Elisabetta Gardini (PPE) , Giuseppe Gargani (PPE) , Roberto Gualtieri (S&D) , Salvatore Iacolino (PPE) , Vincenzo Iovine (ALDE) , Giovanni La Via (PPE) , Clemente Mastella (PPE) , Barbara Matera (PPE) , Erminia Mazzoni (PPE) , Guido Milana (S&D) , Claudio Morganti (EFD) , Cristiana Muscardini (PPE) , Alfredo Pallone (PPE) , Pier Antonio Panzeri (S&D) , Aldo Patriciello (PPE) , Mario Pirillo (S&D) , Gianni Pittella (S&D) , Vittorio Prodi (S&D) , Fiorello Provera (EFD) , Niccolò Rinaldi (ALDE) , Crescenzio Rivellini (PPE) , Licia Ronzulli (PPE) , Oreste Rossi (EFD) , Potito Salatto (PPE) , Amalia Sartori (PPE) , Tiziano Motti (PPE) , Marco Scurria (PPE) , Debora Serracchiani (S&D) , Gianluca Susta (S&D) , Salvatore Tatarella (PPE) , Patrizia Toia (S&D) , Gino Trematerra (PPE) , Giommaria Uggias (ALDE) , Gianni Vattimo (ALDE) , Andrea Zanoni (ALDE) , Iva Zanicchi (PPE) e Vito Bonsignore (PPE)

Risposta

[source:www.europarl.europa.eu]

 

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