Pascolo abusivo, interviene l'Ue

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La Gazzetta del Sud, 5 giu. 2011

Critiche alle forze dell'ordine e alle istituzioni ritenute "assenti"

Cotronei - Arriva addirittura a livello d'interlocuzione europea l'annosa vicenda del pascolo abusivo che, ormai da decenni, assilla i proprietari dei fondi agricoli di località Rivioti costretti a subire la privazione del diritto di proprietà sui loro terreni, sistematicamente invasi da capi di bestiame bovini ed ovini nonostante recinzioni e cancelli.
Sul fenomeno si registra infatti una dura presa di posizione dell'eurodeputato del Partito democratico per l'Italia del Sud, Pino Arlacchi, che annuncia un suo prossimo intervento presso l'Unione europea «per far intervenire d'urgenza l'Olaf, il servizio di repressione degli abusi dei fondi europei», ed una sua richiesta d'incontro al prefetto di Crotone, «per chiedere conto dei comportamenti delle forze dell'ordine riguardo all'intera questione».

Una questione nota da queste parti quella sollevata dall'europarlamentare di origine calabrese, sulla quale più volte è stato invocato un intervento risolutivo da parte delle cosiddette autorità preposte, e che è stata al centro di diverse sedute del "Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica".
In ordine di tempo ricordiamo lo sfogo amaro dell'ex primo cittadino di Cotronei, Mario Scavelli, che si era praticamente arreso di fronte all'impossibilità di dare una risposta a tanti suoi concittadini, e l'impegno del neo sindaco della cittadina, Nicola Belcastro, pronto a convocare una prossima seduta del consiglio comunale proprio in località Rivioti per riaccendere i riflettori sulla problematica in questione. Cosa che adesso ha fatto con una certa energia dialettica l'eurodeputato del Partito democratico.
«La prepotenza di un paio di piccoli delinquenti - scrive Arlacchi - che fanno scorazzare il loro bestiame distruggendo diritti e cose altrui nel territorio di Cotronei - afferma Arlacchi - deve cessare. Così come deve cessare - aggiunge - il fatto che sistematicamente, da parte degli organismi preposti ad intervenire, si continuino ad ignorare le decine di petizioni, proteste e denunce di singoli cittadini e del consiglio comunale di Cotronei che si sono accumulate nel tempo».
Ma la denuncia di Arlacchi non si ferma a questo. «Si tratta di oltre un centinaio di capi di bestiame - spiega l'europarlamentare - diventati intoccabili perché proprietà di allevatori violenti, pronti a minacciare i danneggiati perché certi dell'inazione delle forze dell'ordine e dell'intero concerto istituzionale. Uno degli aspetti più rivoltanti della faccenda - prosegue Arlacchi - è costituito dal fatto che questi tre o quattro allevatori di Petilia Policastro, un comune confinante con Cotronei, ricevono contributi europei tramite l' "Agenzia per le erogazioni in agricoltura". In altri luoghi la parola fine a simili episodi è stata messa da cittadini esasperati che si sono fatti giustizia da sé. I cittadini di Cotronei però non sono cowboys». In chiusura l'annuncio di Arlacchi cui si accennava in precedenza. «Nei prossimi giorni - conclude l'eurodeputato - mi attiverò presso l'Unione europea per far intervenire d'urgenza l'Olaf, il servizio di repressione degli abusi dei fondi europei, e mi recherò dal Prefetto di Crotone, per chiedere conto dei comportamenti delle forze dell'ordine riguardo all'intera questione».(f.t.)

 

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