Usura: De Masi lascia; Arlacchi, inaccettabile no a fondi

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(Ansa) - Gioia Tauro (Reggio Calabria), 3 lug.2013 - ''Denuncio con fermezza quanto sta accadendo ad Antonino De Masi. Non possiamo tollerare che un onesto imprenditore che lotta contro la criminalita' organizzata, che lavora e crea posti di lavoro in un contesto difficile come quello calabrese, debba chiudere l'azienda perche' il sistema bancario e l'insensibilita' delle istituzioni, gli negano l'erogazione dei fondi antiusura''. Lo afferma, in una nota, l'europarlamentare Pd Pino Arlacchi.

''E' inaccettabile - prosegue - che De Masi, nonostante il Tar di Reggio Calabria si sia pronunciato per ben quattordici volte a suo favore, non sia mai riuscito ad avere accesso effettivo al fondo anti-racket. E' necessario che tutte le forze migliori delle istituzioni si impegnino con efficacia, per garantire l'accesso al credito antiusura a tutti quegli imprenditori che, come De Masi, decidono di investire nel nostro territorio e sono vittime di usura. Invitero' De Masi a Bruxelles, perche' il suo impegno contro l'usura bancaria e per un Mezzogiorno migliore, riconosciuto tra l'altro da sentenze della Cassazione, ha valore europeo''.

 

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