Fondi Europei, da Bruxelles l'appello del Sindaco di Salerno De Luca

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Grande partecipazione al Convegno organizzato da Pino Arlacchi a Bruxelles

De Luca: «Regioni paludi burocratiche. Le città investono meglio le risorse europee»

Bruxelles, 28 nov. 2012 - Entro due anni Salerno, insieme a Milano, sarà la città più ricca di opere di grande architettura contemporanea. Molte quelle già in fase di realizzazione e che prevedono la valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della città, il lungomare, dalla stazione marittima ai porti turistici, dal parco marino agli impianti per la balneazione.

I progetti sono stati illustrati a Bruxelles, nel corso di un convegno organizzato al Parlamento Europeo dall'eurodeputato Pino Arlacchi, nell'ambito delle iniziative dedicate al "Sud che funziona" e agli esempi di amministrazioni virtuose.

«Il nostro fronte di mare - ha spiegato il Sindaco Vincenzo De Luca - è l'asse centrale del programma di riqualificazione urbana della città, ma anche di sviluppo economico. Abbiamo  l'intenzione di potenziare e utilizzare l'economia del mare in tutte le sue componenti, porto commerciale e turistico, stazione marittima, turismo crocieristico, balneazione, cantieri nautici: tutto quello che potrà consentirci di creare lavoro. Per fare questo, candidiamo Salerno a ottenere finanziamenti europei. Con un investimento di 70 milioni di euro potremmo dare un futuro produttivo alla nostra città: l'impatto occupazionale, in fase di cantierizzazione, sarebbe di 5500 unità, 1000 invece gli occupati fissi. In termini di Prodotto interno lordo, questo progetto genera 200 milioni di euro, pari all' 1,1% del PIL di tutta la provincia».

«Salerno - ha proseguito il Sindaco De Luca - è la prima città della Campania per uso e spesa di fondi europei. Il nostro intento è avere un filo diretto con l'Europa, di non aspettare la Regione perché quando le risorse passano attraverso le regioni affondano nella palude burocratica. Le città riescono a investire molto più rapidamente i fondi comunitari. Anche se la normativa orienta le risorse prioritariamente sulle regioni, il 5% di questi stanziamenti è destinato direttamente ai comuni. Ci candidiamo quindi per questa parte, sperando di non aspettare la programmazione 2015-2020, ma di poterne usufruire sin dal 2013. Non abbiamo lamentele da fare, ma vogliamo solo combattere e costruire il nostro futuro con l'aiuto giusto dell'Unione europea sulla base della qualità dei nostri progetti e della capacità di amministrazione che abbiamo dimostrato».

«Il modello Salerno - ha concluso Pino Arlacchi - dimostra come creatività politica e trasparenza amministrativa possano cambiare la storia di una città e migliorare la qualità della vita dei cittadini. È un esempio utile a chiarire le idee a una gran parte del Mezzogiorno che ha le stesse potenzialità. Puntare sul turismo laddove esiste un patrimonio di beni culturali paesaggistici è uno degli ingredienti per rilanciare molte realtà del Sud. Esistono comuni che hanno ideato progetti straordinari, dimostrando nei fatti, con le proprie forze, ma anche con un efficace utilizzo dei finanziamenti pubblici, come sia possibile costruire un futuro europeo per il loro territorio».

All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, gli eurodeputati Ana Gomes, Ivo Vagl, Victor Bostinaru, Spyros Danellis, e i funzionari della Commissione Europea.

 

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