Arlacchi voce critica: «Sul Mezzogiorno Pd ancora debole»

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L'eurodeputato: «La Conferenza? Bene nella partecipazione, ma nei contenuti...»

Calabria Ora, 7 ott. 2012

di Antonio Cantisani

Cosenza - Primarie, programmi, Mezzogiorno, Calabria. L'eurodeputato del Pd Pino Arlacchi interviene nel dibattito in corso tra i democrat.

Onorevole Arlacchi, partiamo dalle primarie: Bersani o Renzi...

«Io sono con Bersani, per il quale nutro grande stima, ma penso che il fenomeno Renzi e le istanze di cui è portatore rappresentano un grande contributo al partito. Penso che Bersani prevarrà ma penso anche che Renzi sarà stato vitale per dare una scossa al partito. E se il Pd si spaccherà sarà colpa non di Renzi, ma del Pd».

Bene i nomi ma i contenuti?  Esempio:  Sud e Calabria. Lei ha partecipato alla Conferenza nazionale. Un suo giudizio.

«Positiva sicuramente la partecipazione, che conferma come, pur nello sfascio generale della politica, il Pd non sia un partito di carta ma aperto ai contributi e alla discussione. Non posso però non evidenziare che la Conferenza sul Sud ha mostrato due limiti in particolare: il debole coinvolgimento del popolo del Sud, in particolare della Calabria, e il profilo tematico. Anche qui c'è stata poca Calabria: ad esempio la tematica del Porto di Gioia Tauro è rimasta in un cassetto. Non si può parlare del Sud prescindendo dal porto di Gioia».

Quindi?

«Il senso dell'evento doveva essere il segnale di un Pd che vuole riflettere su grandi temi. Sotto questo aspetto è stata un'occasione perduta, ma il Pd ha tutti gli strumenti per riproporsi, e comunque è l'unico partito attento a certi temi».

Una curiosità: molti in Calabria, a partire dal commissario Pd D'Attorre, contestano il fatto che lei guida una società in house della Regione guidata dal centrodestra...

«Polemica sterile. La società "Magna Graecia" nasce prima della Giunta Scopelliti e fu votata all'unanimità dal precedente Consiglio. Io ne sono stato l'ispiratore e comunque non ho compiti di gestione. Certe polemiche denotano un modo di ragionare molto curioso e fazioso, che non condivido e non appartiene alla cultura del Pd. Invece, per il futuro della Calabria bisogna concentrarsi su due aspetti, la Magna Graecia e il porto di Gioia Tauro, due leve fondamentali. Se permette, poi, voglio fare un'ultima riflessione».

Prego...

«Lancio un appello a tutti i politici calabresi e soprattutto ai parlamentari calabresi a dare un segnale di vita perché è vergognoso che l'Alta velocità si fermi a Salerno ed è ridicola la tesi di Passera secondo cui è troppo costosa, C'è su questo un problema di leadership nella classe politica calabrese, che davanti a certe cose dovrebbe fare le barricate».

 

 

 

 

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